Calcio: Padova-Catania, 5 arresti e 8 agenti feriti


Cinque ultras del Catania arrestati e otto poliziotti feriti: è questo il bilancio dei disordini scoppiati martedì sera durante l’intervallo della finale di andata della Coppa Italia di Lega Pro tra il Padova e il Catania. A riportare contusioni e ferite per le bombe carte e gli oggetti lanciati dai facinorosi sono stati quattro operatori della Digos di Padova e quattro agenti del II reparto mobile: due sono stati ricoverati e un terzo, il dirigente incaricato del servizio allo stadio, ha avuto un malore ed è finito in terapia intensiva con una sofferenza polmonare e cardiaca.
I poliziotti, intervenuti per evitare il contatto tra le due tifoserie, hanno fermato tre tifosi etnei per resistenza aggravata. Si tratta di due 40enni e un 41enne con diversi precedenti tra cui associazione mafiosa, rapina e stupefacenti e già destinatari di provvedimenti di Daspo.
In particolare uno dei fermati è quello che ha permesso l’invasione di una sessantina di ultrà catanesi perché ha scavalcato e ha alzato il maniglione del cancello al confine tra Curva Nord e Tribuna Est. Un quarto tifoso rossoazzurro, identificato dalle Digos delle questure di Padova e Catania,
è stato fermato questa mattina all’aeroporto milanese di Linate mentre si stava imbarcando su un volo per Edimburgo. Un quinto è stato fermato dopo il rientro a Catania.
Il triste spettacolo dello stadio Euganeo, con il lancio di seggiolini e petardi da parte dei tifosi siciliani, ha indignato le istituzioni. Guai peggiori sono stati evitati solo grazie agli accurati controlli e prefiltraggi che hanno portato al sequestro di aste non regolamentari, fumogeni e petardi tra i tifosi ospiti, e ora si lavora alle identificazioni per i provvedimenti di Daspo.
Il sindaco di Padova, Sergio Giordani, ha parlato di “scene inaccettabili” e ha sottolineato che “la violenza va sempre condannata con massima severità e per nulla si addice a momenti di sport che devono portare con sè valori di condivisione e amicizia”. Il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni
ha denunciato gli episodi di “cruda violenza di presunti tifosi contro le Forze dell’Ordine” come “indegno e inaccettabile”.  “Dei criminali hanno attaccato gli agenti con bombe carta e oggetti contundenti”, ha osservato, “inammissibile il clima di odio e delegittimazione”. “Continuiamo a chiedere con forza non solo la solidarietà delle istituzioni ma anche l’approvazione con procedura d’urgenza delle norme che inaspriscono le sanzioni per chi aggredisce le Forze di Polizia”, ha dichiarato in una nota il segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, Domenico Pianese. (AGI)