Caivano:don Patriciello,Saviano e esponenti Pd parlano solo ora


“Quando De Luca ha detto che a Caivano lo Stato non c’è, loro dove stavano? Dove stavano questi signori quando qui c’erano si ammazzavano per le strade? Non li abbiamo mai visti venire a darci una mano, né sporcarsi le mani”. Don Maurizio Patriciello, parroco del Parco Verde di Caivano, è amareggiato per le critiche di Roberto Saviano e dei parlamentari e degli europarlamentari eletti in Campania del Pd al decreto Caivano.
“È facile parlare ora, ma dov’erano prima? Io sono un prete, non un politico, ma è un fatto che Giorgia Meloni sia venuta subito qui. Abbiamo fatto passi avanti, e con il decreto Caivano la gente ha cominciato a credere nelle istituzioni, e questo è bellissimo, aggiunge sottolineando come la presenza concreta dello Stato abbia rafforzato la fiducia della comunità”, dice.
Il parroco esprime la sua idea di politica come servizio: “Io credo, come Paolo VI, che la politica, con la P maiuscola, sia la più alta forma di carità. Ma qui vedo solo partiti che cavalcano le situazioni per tornaconto personale, e non mi pare bello, né giusto”. E precisa che il suo impegno per la comunità è sempre stato indipendente dal colore politico di chi governa. “Ho parlato con chiunque abbia avuto il ruolo di guidare il Paese, perché al di là delle appartenenze conta che le istituzioni siano presenti”, dice Patriciello, richiamando all’importanza di un sostegno stabile per Caivano. Sulla stessa linea si schiera Bartolo Perna, preside dell’Istituto Comprensivo Parco Verde, che giudica sterili le c affermazioni del Pd. “Io sono di sinistra ma non ritengo costruttive le critiche dem del al decreto Caivano. Cosa hanno fatto in questi anni? Non li ho mai visti qui, né prima né dopo,” esplicita Perna che. chiede soluzioni reali. “Saviano può criticare quanto vuole, ma io chiedo soluzioni. Non bastano le parole. Se davvero pensa che il decreto Caivano non sia sufficiente, vorrei sapere cosa farebbe lui al posto di chi oggi sta provando a intervenire”, spiega.
Perna elogia l’intervento del governo Meloni e del ministro dell’istruzione Valditara. “Si respira un’aria nuova dopo il decreto Caivano. “Grazie a questo governo, oggi vedo i ragazzi a scuola, vedo maggiore attenzione da parte delle istituzioni e delle famiglie. Finalmente ci sono più controlli e segnali positivi.
I miei studenti oggi hanno i libri, la scuola è più sicura, i bagni funzionano. È la prima volta che vedo interventi così concreti per la mia scuola”, conclude.
Anche Pina Pascarella, insegnante nello stesso istituto, conferma i cambiamenti e invoca una presenza costante delle forze dell’ordine: “Serve un’azione forte e costante. Il Parco Verde ha bisogno di un’attenzione continua”.
Pascarella conclude con un appello all’unità: “Abbiamo il dovere di unirci e di fare qualcosa di concreto per il nostro territorio. Non basta accusare, serve lavorare insieme, al di là delle divisioni politiche, per dare un futuro ai nostri giovani.” (AGI)
NA8/LIL