“Veti e pregiudiziali personali non sono accettabili: tutti insieme, proprio in Emilia Romagna abbiano appena vinto in tantissime città”. Stefano Bonaccini, europarlamentare e presidente del Pd – intervistato dal quotidiano “Domani” – critica così la decisione di Giuseppe Conte che, dopo la Liguria, si è detto non disponibile ad affiancare il simbolo di Italia viva in Emilia Romagna e in Umbria certificando così la fine del campo largo. “In Emilia Romagna – sottolinea l’ex governatore Iv è stata al governo con noi negli ultimi cinque anni. Qualcuno ha visto un problema politico? No. I Cinque Stelle, viceversa, erano all’opposizione, per scelta loro”. “Ho ripetuto mille volte – sottolinea ancora Bonaccini – che coi veti e con i personalismi si fa solo il gioco della destra. Ogni discussione che comincia e finisce con il nome di una persona o di una forza politica è un regalo a Meloni”. (AGI)