Buchmesse, la guerra in Medio Oriente agita la fiera del libro


Cerimonia d’apertura con Zizek che accende il clima

FRANCOFORTE SUL MENO- La crisi in Medio Oriente annerisce il clima della Fiera del Libro di Francoforte 2023, in programma dal 18 al 22 ottobre.

Dopo le proteste e la raccolta di firme per l’annullamento della premiazione della scrittrice palestinese Adania Shibli, la defezione degli editori dei paesi arabi definita “un disastro”, anche la cerimonia d’apertura ha visto stasera accendersi il clima con l’intervento del filosofo sloveno Slavoj Zizek, rappresentante superstar della Slovenia Ospite d’Onore, che è stato contestato e applaudito, dividendo la platea.

Zizek ha preso posizione sull’esclusione della Shibli, della quale in Italia è uscito per La nave di Teseo il romanzo Un dettaglio minore, e ha invitato a fare una ricostruzione storica per capire perché siamo arrivati qui, considerando anche le colpe storiche di Israele. A quel punto una persona del pubblico in giacca e cravatta si è avvicinata al palco affermando che non si può comparare Hamas con Israele. Zizek ha risposto “non facciamo paragoni” e ha specificato che “è chiara la condanna senza se e senza ma all’attacco di Hamas e riconosco a Israele il diritto di difendersi. Tuttavia noto che quando si menziona la necessità di analizzare il contesto della situazione si viene accusati di appoggiare Hamas”. “Israele difende se stessa e distrugge. Dobbiamo guardare alla complessità della situazione. La soluzione – ha spiegato – non è un compromesso, bisogna andare in entrambe le direzioni”. Zizek ha poi definito “scandalosa” la decisione della Buchmesse di annullare la premiazione della Shibli. “Questa scelta non è inclusione delle diversità, ma cancel culture ed è il contrario dello spirito della Buchmesse. Anche per questo motivo sono fiero di essere qui a fare questo discorso di apertura, ma mi vergogno anche un po’” ha spiegato il filosofo, autore superstar della Slovenia e molto concitato nel pronunciare il suo discorso. In chiusura è così risalito sul palco il direttore della Fiera di Francoforte Juergen Boss che ci ha tenuto a sottolineare: “Questo è un palco libero dove si può parlare. La libertà è importante per me. È stato giusto ascoltare Zizek fino alla fine per dire che non si è d’accordo con lui. È importante che si capisca che tutti noi condanniamo il terrorismo, Hamas e quello che ha fatto” ha detto Boss che non ha mai fatto cenno al caso Shibli. In tutti gli interventi della cerimonia d’apertura, alla quale hanno partecipato rappresentanti del Paese ospite d’onore tra cui la presidente della Repubblica di Slovenia, Natasa Pic Musar, prima presidente donna della Slovenia, e del governo tedesco come la ministra della Cultura e Media Claudia Roth, il sindaco di Francoforte, la ministra dell’Educazione e della Scienza Angela Dorn, il sindaco di Francoforte, Mike Josef e la poetessa slovena Miljana Cumta, è stata espressa solidarietà a Israele e contro Hamas. Presenti in platea per la delegazione italiana l’ambasciatore Varricchio e il presidente di Aie, Innocenzo Cipolletta. “In tempi come questi leggere apre i tuoi occhi. È adesso che dobbiamo aprirci alla diversità” ha detto Roth. “Quello di Hamas è un attacco alla dignità umana. Non è accettabile. Io chiedo lo stop alla violenza e il rispetto dei diritti” ha sottolineato la presidente della Slovenia. Anche Josef ha spiegato che “bisogna essere contro la guerra e condannare in modo unanime il terrorismo”.

Di  Mauretta Capuano – fonte: https://www.ansa.it/