Brevetti e Intelligenza artificiale, le candidature di Milano e Torino


AGI – “La Presidenza del Consiglio ha individuato Milano come città candidata ad ospitare il Tribunale Unificato dei Brevetti e Torino come sede principale per l’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale (I3A). L’obiettivo è creare una sinergia tra le due città e il Governo e allo stesso tempo consolidare l’asse nord-ovest del Paese: una strategia che renderebbe ancor più forti Milano e Torino e, con esse, l’Italia”.

Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi diffusa dopo la fine del Cdm. “La scelta di Milano quale candidata per la terza sede centrale del Tribunale unificato dei Brevetti – si legge nella nota – è una decisione strategica, in direzione di un ulteriore contributo italiano allo sviluppo e alla crescita dell’Unione europea. Sarebbe al fianco di Parigi e Monaco nel compito di registrare le nuove scoperte e soluzioni ideate nel campo delle scienze umane e del farmaceutico”.

Oggi vincono Italia e buonsenso. Milano e Torino sono città straordinarie che Governo ha deciso di valorizzare puntando su loro punti di forza. Milano si candida per TUB e Torino accoglierà Centro Nazionale Intelligenza artificiale. Felice di aver contributo a questo risultato

— Stefano Buffagni (@SBuffagni)
September 3, 2020

Accanto alla scelta di Milano quale candidata per il Tribunale Unificato dei Brevetti, il governo ha scelto Torino come sede principale per l’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale. “Torino – si legge nella nota di Palazzo Chigi – è stata scelta come sede principale per L’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale (I3A), il network che coordinerà le varie attività di ricerca in questo campo e che costituirà uno dei tasselli principali della strategia definita dal Ministero per lo sviluppo economico (MISE). Si tratta di una struttura di ricerca e trasferimento tecnologico capace di attrarre talenti dal mercato internazionale e, contemporaneamente, diventare un punto di riferimento per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale in Italia, in connessione con i principali trend tecnologici (tra cui 5G, Industria 4.0, Cybersecurity). I settori principalmente coinvolti – conclude la nota – saranno quelli della manifattura e robotica, IoT, sanità, mobilità, agrifood ed energia, Pubblica amministrazione, cultura e digital humanities, aerospazio”. 

“Grande soddisfazione” è stata espressa dall’amministrazione comunale di Torino. “Una decisione – spiega Palazzo Civico – che premia il percorso della Città e del suo intero ecosistema innovativo in un ambito strategico per l’intero Paese, quale è l’intelligenza artificiale: un percorso che ha consentito di consolidare le eccellenza già esistenti nel capoluogo piemontese in tema di ricerca e trasferimento tecnologico, facendo leva su settori economici e produttivi storicamente strategici per la città e creando le condizioni per attrarre nuovi investimenti, anche in infrastrutture come il recente progetto dei Data center di Tim”.

Obiettivo dell’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale (I3A), uno dei tasselli principali della strategia definita dal Ministero per lo sviluppo economico (MISE) – è quello di creare una struttura di ricerca e trasferimento tecnologico capace di attrarre talenti dal mercato internazionale e, contemporaneamente, diventare un punto di riferimento per lo sviluppo dell’AI in Italia, in connessione con i principali trend tecnologici (tra cui 5G, Industria 4.0, Cybersecurity).

Per assicurargli competitività a livello internazionale, l’I3A dovrà contare, a regime, su un organico di circa 1.000 persone e su un budget annuo di 80 milioni di euro: Torino ne sarà l’hub centrale con 600 persone occupate ed opererà in stretta collaborazione con centri di ricerca nazionali e università.

I settori principalmente coinvolti saranno quelli della manifattura e robotica, IoT, sanità, mobilità, agrifoood ed energia, Pubblica amministrazione, cultura e digital humanities, aerospazio. La scelta di Torino a sede dell’A3I, per Palazzo civico “e’ stato un risultato frutto della collaborazione tra tutti gli attori del territorio pubblici e privati, istituzioni, associazioni di categoria, imprese ed enti, compresa l’Arcidiocesi di Torino, coinvolgimento non secondario in quanto anche gli aspetti etici delle applicazioni dell’intelligenza artificiale dovranno rappresentare elementi caratterizzanti per le attività del nascente istituto. Nella realizzazione dell’A3I saranno coinvolti tutti i principali stakeholder del territorio”.

 

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Fonte: economia agi