Brasile: negato passaporto a Bolsonaro per viaggio in Israele


La Corte Suprema del Brasile ha negato il rilascio del passaporto all’ex presidente dell’ultradestra Jair Bolsonaro, sotto inchiesta per aver partecipato a un presunto complotto golpista. Bolzonaro l’aveva chiesto per un viaggio in Israele.
Nella sua decisione il giudice Alexandre de Moraes ha ritenuto il divieto di viaggiare imposto all’ex presidente una misura “adeguata e necessaria”, dato che l’indagine è in corso. “È assolutamente prematuro rimuovere la restrizione imposta all’indagato”, ha spiegato De Moraes.
Bolsonaro aveva chiesto il passaporto per poter raggiungere Israele assieme alla sua famiglia fra il 12 e il 18 maggio prossimi, in risposta a un invito del premier Benjamin Netanyahu, col quale l’ex presidente ha buone relazioni. La sua difesa aveva sostenuto che il viaggio non avrebbe comportato “alcun rischio per il procedimento” giudiziario. Il mancato rilascio del passaporto segue di pochi giorni quanto rivelato dal ‘New York times’, secondo il quale Bolsonaro ha passato due notti nell’ambasciata ungherese a Brasilia lo scorso febbraio. L’ex presidente ha assicurato di essere stato nella sede diplomatica in qualità di “invitato” e per parlare di politica con le autorità ungheresi e che qualsiasi altra interpretazione, come la sua presunta intenzione di chiedere asilo per sfuggire ai suoi problemi giudiziari, è priva di fondamento. La Polizia federale gli contesta di aver tentato in vari modi di annullare i risultati del voto che nel 2022 hanno consegnato la vittoria a Luiz Inácio Lula da Silva e di convocare nuove elezioni. (AGI)
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