Brasile: generali, Bolsonaro tentò di organizzare un golpe


Due ex comandanti militari brasiliani hanno testimoniato che l’ex presidente Jair Bolsonaro ha discusso di un possibile colpo di stato per rimanere al potere dopo aver perso le elezioni del 2022.
Le testimonianze, riporta la Deutsche Welle, collocano Bolsonaro al centro di un complotto per dichiarare la legge marziale e impedire al presidente di sinistra Luiz Inacio Lula da Silva di entrare in carica.
Il presunto complotto non ha avuto luogo: Bolsonaro lasciò il Paese per evitare il passaggio di consegne con Lula ma, giorni dopo, i suoi sostenitori presero d’assalto gli edifici governativi e chiusero le autostrade nel tentativo di ribaltare il risultato l’8 gennaio 2023.
Il giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes ha ordinato la pubblicazione delle carte mentre i pubblici ministeri indagano sui collegamenti tra Bolsonaro e le rivolte di Brasilia dell’8 gennaio.
Bolsonaro ha negato che lui e i suoi sostenitori abbiano tentato di organizzare un colpo di stato, ma secondo il rapporto della polizia, il comandante dell’esercito Marco Antonio Freire Gomes ha testimoniato che lui e altri alti vertici militari hanno partecipato a diversi incontri non programmati e dell’ultimo minuto presso il palazzo presidenziale dopo il secondo turno delle elezioni in cui Bolsonaro avrebbe affermato di voler creare una commissione per “indagare sulla conferma e la legalità del processo elettorale”. Ma Freire Gomes ha detto alla polizia federale di “aver sempre chiarito all’allora presidente che, date le condizioni di allora, non c’era alcuna possibilità di invertire il risultato delle elezioni da un punto di vista militare”.
Nell’ambito di un’operazione denominata “Tempus Veritatis”, la polizia ha effettuato decine di perquisizioni e sequestri e ha arrestato diversi alleati di Bolsonaro accusati di voler impedire la rielezione di Lula.
Gli investigatori denunciano mesi di manovre antidemocratiche da parte di Bolsonaro, compreso un piano per screditare il sistema di voto elettronico del Brasile con una campagna di “disinformazione” prima delle elezioni per “legittimare un intervento militare” in caso di sconfitta.
Gli investigatori hanno scoperto che Bolsonaro aveva redatto una dichiarazione di colpo di stato che aveva presentato da alti funzionari militari in una riunione del 7 dicembre 2022, tre settimane prima che Lula prestasse giuramento.
L’ex capo dell’aeronautica militare Carlos Almeida Baptista Junior ha detto agli investigatori che Bolsonaro lo ha spinto a continuare a cercare “meccanismi” per impedire a Lula di prestare nuovamente giuramento. Baptista ha affermato che il colpo di stato avrebbe potuto avere luogo se non fosse stato per la linea dura di Freire Gomes.
Bolsonaro si trova ad affrontare diverse altre indagini, come la falsificazione dei certificati di vaccinazione contro il Covid-19, o la presunta appropriazione indebita di doni ricevuti da altre nazioni, come i gioielli offerti dall’Arabia Saudita. È tuttora considerato il leader dell’opposizione ed è adorato dai suoi ferventi sostenitori. (AGI)
UBA