Botta e risposta tra Meloni e Conte. Il centrodestra: "Non coinvolti sul referendum"


Il centrodestra è al lavoro sul piano da 30 miliardi di euro a sostegno di famiglie e imprese colpite dalla chiusura delle attività decisa per evitare il contagio da coronavirus. Il pacchetto di misure, che sarà presentato al Senato, da Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani, è stato messo a punto da una squadra di ‘tecnici’, riunita nelle sede nazionale di Forza Italia a Roma e composta da Renato Brunetta, Sestino Giacomoni, Giorgio Mulè e Lucio Malan, per FI; Alberto Bagnai, per la Lega; e Giovanbattista Fazzolari per Fratelli d’Italia. 

Se nelle ultime ore la leader di Fratelli d’Italia è protagonista di un durissimo scambio con Giuseppe Conte (Meloni ha accusato il presidente del Consiglio di “atteggiamento criminale” per la gestione comunicativa di questa emergenza; e il premier le ha replicato definendo il suo “un attacco inusuale, molto grave, uno schiaffo agli italiani”), uscendo dall’incontro, Tajani e Salvini si dichiarano ottimisti rispetto alla possibilità che l’esecutivo possa prendere in considerazione le proposte della coalizione.

Nel centrodestra però c’è molta delusione per la decisione del governo sul rinvio del referendum sulla riforma del taglio dei parlamentari. Non tanto per la decisione nel merito, che non viene contestata. “Chiedono collaborazione e poi non fanno nemmeno una telefonata per avvertire, per parlare, per confrontarsi”, è il commento di un ‘pezzo grosso’ della Lega. “Anche per il decreto cosiddetto economico, con cui prevedono lo stanziamento di 7,5 miliardi, chi li ha sentiti? Fanno tutto da soli”.

“Sul rinvio del referendum noi eravamo neutri – spiegano da Forza Italia -. È una decisione di buonsenso ma in realtà che fa comodo ai 5 stelle perché è un modo per garantirsi un po’ di quorum. Effettivamente, non siamo stati consultati come centrodestra”. Nella coalizione, sono insistenti i rumors secondo cui il governo starebbe valutando l’ipotesi di rinviare il più possibile anche le Regionali di primavera. “È troppo presto per dirlo ora”, dice il ‘big’ lumbard, “ma con le notizie che arrivano in queste ore … Voi credete veramente che le scuole riapriranno tra una settimana? Una volta che le chiudi, come fai a riaprirle? E le Regionali non si possono fare con le scuole chiuse”.

Nella Lega, l’opinione sul presidente del Consiglio non è cambiata e non è di certo positiva. Ma è cambiata la linea: non si deve attaccare Conte, nè cadere nelle sue “provocazioni”. Per questo Salvini, chiede di ‘congelare’ “gli insulti del passato nel freezer” e lavorare tutti insieme mettendo davanti la salute e la vita degli italiani. “La scorsa settimana abbiamo presentato le proposte della Lega. Questa settimana quelle del centrodestra. Come opposizione, non possiamo fare altro, in una situazione grave come questa proviamo a collaborare”, continua il dirigente leghista.

E a questo hanno lavorato i partiti del centrodestra. Dal tavolo tecnico è emersa la volontà di mettere in campo azioni di dimensione pari a quella dell’avanzo primario del 2019, circa 30 miliardi di euro, pari a 1,7 punti di Pil. “Noi siamo affidabili e concreti e offriamo al governo le nostre proposte ci auguriamo che il governo ci chiami. Siamo pronti a sederci attorno a un tavolo col governo per la tutela della salute degli italiani, senza confondere il piano governo e opposizione”, ha spiegato Tajani. “Il percorso politico è chiaro: proposte concrete insieme per offrirle a tutti per risolvere il problema degli italiani. Siamo convinti che il governo ci ascolterà”.

“Ho passato questi giorni ad ascoltare imprenditori, commercianti, artigiani e le altre categorie produttive – ha detto Salvini -. Poi passato il virus grazie allo straordinario lavoro dei medici e degli infermieri, si andrà a vedere chi ha fatto e chi non ha fatto. Ma questo è il momento delle soluzioni”. “Responsabili sì, ma spettatori no”, ha precisato il segretario leghista. “Noi siamo ottimisti e contiamo di portare ottime proposte frutto del lavoro della nostra gente che contiamo verranno accolte. “È chiaro che, se ci chiedono responsabilità, noi vogliamo partecipare alle scelte, alle decisioni. Non possono pretendere di portare in Parlamento scelte altrui da accettare a pacchetto chiuso. Però il centrodestra e’ ottimista”.  

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Fonte: politica agi