Boom di consumi della pasta nel mondo


Lo rileva uno studio di Coldiretti su dati Istat, sottolineando che gli Usa sono diventati i maggiori consumatori dopo l’Italia, registrando un balzo del +40%

L’anno della pandemia va in archivio con uno storico record per le esportazioni di pasta italiana, che nel 2020 hanno superato quota 3,1 miliardi, facendo registrare una crescita a doppia cifra (+16%) rispetto ai dodici mesi precedenti. In netta controtendenza rispetto all’andamento generale dell’export dei prodotti made in Italy.

BOOM DI CONSUMI ANCHE IN ITALIA

A mettere in luce questo eccellente risultato è un’analisi di Coldiretti su dati Istat, che sottolinea come “mai così tanta pasta italiana è stata consumata sulle tavole mondiali”. Un dato che rafforza ulteriormente un bilancio molto positivo anche sul fronte interno: secondo Unione Italiana Food, infatti, nel 2020 sono entrate nelle dispense degli italiani oltre 50 milioni di confezioni di pasta in più, con punte negli acquisti di circa il +40% a marzo e del +10% tra ottobre e novembre.

Coldiretti conferma che l’Italia è il paese con il più elevato consumo di pasta per un quantitativo di 23,5 chilogrammi a testa, contro i 17 della Tunisia, seguita da Venezuela (12 kg), Grecia (11 kg), Cile (9,4 kg), Stati Uniti (8,8 kg), Argentina e Turchia a pari merito (8,7 kg).

PASTA SUPERSTAR IN TUTTO IL MONDO

Tra i dati più significativi rilevati dall’organizzazione agricola spicca quello relativo agli Stati Uniti, che con la pandemia sono diventati i maggiori consumatori al mondo di pasta tricolore, ovviamente dopo il nostro: “con la pandemia gli Stati Uniti sono diventati i maggiori consumatori mondiali di pasta italiana fuori dai confini nazionali, grazie a un aumento record del 40% che concretizza il sorpasso su Francia (+4,3%) e Germania (+16%). Ottimi risultati giungono anche dalla Gran Bretagna (+19%) a dispetto della Brexit”. Meritano una sottolineatura anche le performance di crescita dell’export negli altri continenti, con un aumento del 39% in Australia e, in Asia, il balzo in avanti del Giappone (+16%) e della Cina (+23%). Coldiretti conclude l’analisi rimarcando che la pasta è cresciuta anche nel nostro paese: gli italiani, secondo l’organizzazione, hanno aumentato gli acquisti in valore del 10% nel 2020, con punte del 29% per quella prodotta solo con grano tricolore.

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