Bonus Matrimonio fino a 25 mila euro: come funziona e chi può richiederlo


 Nel dl Sostegni è entrata una misura rivolta alle coppie in procinto di sposarsi. Il 2020 è stato un anno fortemente segnato dalla pandemia sotto diversi aspetti. Un rapporto dell’Istat, per esempio, ha evidenziato non solo un crollo – ovvio – dei consumi, ma anche un minimo storico nelle nascite. Può avere inciso anche il calo dei matrimoni, con il settore del wedding costretto a fermarsi per mesi. Per questa ragione nel 2021 verranno erogati contributi a fondo perduto per un totale di 60 milioni di euro, destinati al settore. Si tratta di un Bonus Matrimonio fino a 25 mila euro: come funziona e chi può richiederlo.

Bonus Matrimonio: come funziona per le imprese

Un emendamento al dl Sostegni bis approvato in commissione Bilancio alla Camera mette a disposizione contributi a fondo perduto per un totale di 60 milioni di euro per le imprese che operano nei settori wedding, intrattenimento, dell’organizzazione di feste e cerimonie. L’obiettivo è provare ad arginare la crisi economica causata dall’emergenza Covid.

La misura consiste in una detrazione del 25% per le spese sostenute dalla coppia dei futuri sposi nell’organizzazione della cerimonia, o di un contributo a fondo perduto per le aziende, fino a un massimo di 25 mila euro. I beneficiari sono i titolari di partita Iva residenti in Italia che svolgano – prevede l’emendamento – “attività d’impresa, arte o professione o producano reddito agrario, operanti nel settore della ristorazione collettiva o del wedding”.

Il contributo ammonta al 30% della differenza tra il calo di fatturato annuale del 2020 e quello dell’anno prima, il 2019. Per le attività che hanno preso il via proprio nel 2019 spetteranno 5 mila euro. Tutte le imprese che hanno intenzione di ricevere il bonus devono compilare un’autocertificazione che attesti il calo di fatturato e il codice ATECO di appartenenza.

Bonus Matrimonio fino a 25 mila euro: come funziona per gli sposi

Oltre alle imprese, il bonus è rivolto anche ai futuri sposi: per gli anni 2021, 2022 e 2023, infatti, le coppie avranno la possibilità di detrarre alcune delle spese documentate per il matrimonio e per la festa, pari al 25% del totale fino a un massimo di 25 mila euro. La detrazione totale sarà divisa in 5 quote annuali, tutte dello stesso importo.

Tra le spese detraibili:

  • catering e ristorazione;
  • affitto dei locali;
  • wedding planner;
  • fiori;
  • vestiti degli sposi;
  • servizio fotografico;
  • trucco e acconciatura.

L’obiettivo del Bonus Matrimonio è quindi duplice: oltre a risollevare un settore in crisi, lo scopo è aiutare le giovani coppie ad affrontare le spese attraverso detrazioni fiscali che garantiscono risparmi fino al 25% della spesa totale.