Bonafede: ecco le misure per la ripartenza della giustizia


Una circolare con le misure per la ripartenza della giustizia. E’ quella emanata dal ministero di via Arenula, come annunciato dal Guardasigilli Alfonso Bonafede. “La prossima settimana incontrerò le rappresentanze dell’avvocatura e tutte le associazioni coinvolte per definire possibili correttivi. Siamo certi che dal primo luglio verrà garantito il regolare svolgimento delle udienze, in condizioni di sicurezza per tutti gli addetti ai lavori: un passo molto importante per la ripartenza del Paese e per la tutela dei diritti dei cittadini”, scrive il ministro in un post su Facebook.

Questi i punti salienti della circolare, sintetizzati da Bonafede nel suo post.

Norme igienico-sanitarie

“Nei mesi di giugno e luglio – scrive il ministro – ci sarà una ripresa dell’attività amministrativa e giudiziaria degli uffici e si dovranno mantenere alcune misure di sicurezza e di prevenzione sanitaria che sono oramai diventate presidio quotidiano nei nostri uffici”. Pertanto, restano in vigore quelle disposizioni per assicurare l’igiene dei luoghi di lavoro, l’acquisto di materiale igienico sanitario e l’efficacia di tutti gli strumenti per la sicurezza degli ambienti.

Fondi da utilizzare

Per la ripresa dell’attività negli uffici giudiziari il Governo ha deciso di stanziare fondi per 31.727.516 di euro per il 2020. A tali risorse, spiega il Guardasigilli, si aggiungono anche quelle previste dal decreto Rilancio.

Accesso degli utenti

Rimangono attive misure logistico-organizzative già realizzate dagli uffici, tra cui la regolamentazione dell’accesso ai servizi, previa prenotazione, anche tramite mezzi di comunicazione telefonica o telematica, l’istituzione di percorsi dedicati all’utenza, la gestione di una banca delle aule migliori al fine di assicurare al meglio il distanziamento sociale.

Riequilibrio lavoro in presenza-smart working

“Durante la prima fase dell’emergenza Covid-19 – ricorda Bonafede – il lavoro agile ha costituito la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa del personale amministrativo e gli uffici giudiziari hanno risposto ottimamente, con il 77% del personale posto in progetti di lavoro agile, contro il 73,8% della media nel pubblico impiego”. Adesso, aggiunge, “la maggiore ripresa delle attività giurisdizionali e amministrative degli uffici potrà essere gestita non solo con una diversa modulazione tra attività in presenza e attività in smart working dal dipendente, con accrescimento dell’attività in presenza rispetto a quella in smart working, ma anche coniugando una maggiore flessibilità dell’orario di lavoro”.

Orario flessibile e apertura pomeridiana

Il ministero, si legge ancora nel post, “ha sin da subito tuttavia richiamato gli uffici a un maggiore uso, accanto allo smart working, di un ventaglio di strumenti come l’orario flessibile, le turnazioni, l’orario pomeridiano, la rotazione dei servizi di cancelleria. Si tratta di strumenti fondamentali per il rilancio delle attività amministrative e giudiziarie degli uffici del territorio, dal momento che garantiscono anche una possibilità di apertura dell’ufficio piu’ ampia anche all’utenza durante il giorno ma con meno presenza in contemporanea di personale”.

Strumenti telematici e digitalizzazione

Il decreto ‘Cura Italia’ ha previsto sino al 31 luglio prossimo “importanti novità – ricorda Bonafede – di cui molte già avviate”, quali l’ampliamento delle notificazioni del processo penale, la remotizzazione delle udienze e di attività di indagini con “nuovi strumenti piu’ agili per alcune attività”, il “deposito obbligatorio di atti introduttivi in Pct, il pagamento telematico obbligatorio del contributo unificato per gli atti depositati in Pct, l’avvio del deposito penale telematico a valore legale di alcuni atti del procedimento penale, l’avvio dell’inoltro delle notizie di reato e dei seguiti per la polizia giudiziaria, l’avvio del Pct in Cassazione”. 

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Fonte: cronaca agi