Boeing: ceo, su sicurezza crisi “grave” ma ci sono progressi


Sulla sicurezza ci sono state delle difficoltà ma l’azienda sta facendo progressi ed è impegnata a migliorare la sicurezza. Lo ha affermato l’amministratore delegato di Boeing Dave Calhoun nel corso di un’audizione davanti al Congresso Usa. “La nostra cultura è lungi dall’essere perfetta, ma stiamo agendo e facendo progressi” sulla sicurezza, ha sottolineato Calhoun. Il ceo all’inizio del suo intervento si è scusato con i familiari delle vittime, presenti in aula, dei due Boeing 737 MAX precipitati nel 2018 e nel 2019. L’udienza segue quella di aprile della sottocommissione permanente del Senato sulle indagini partite dalla confessione di un ingegnere Boeing che ha detto di essere stato punito per aver sollevato questioni sulla sicurezza dei 787 Dreamliner e 777. Si tratta della prima volta in cui Calhoun appare davanti a un comitato del Congresso dall’ incidente di gennaio di un 737 MAX. Gli inquirenti statunitensi stanno ancora indagando sull’incidente dell’aereo dell’Alaska Airlines, che ha effettuato un atterraggio di emergenza dopo aver perso in volo un pannello della fusoliera. La commissione del Senato ha portato ulteriori denunce da parte dei lavoratori della Boeing, inclusa la testimonianza di un informatore che temeva che le politiche permissive della Boeing sull’uso di parti danneggiate o inadeguate potessero “portare a un evento catastrofico”.
Boeing si trova “in un momento di resa dei conti e ha l’opportunità di cambiare la cultura danneggiata della sicurezza”, ha affermato il senatore democratico Richard Blumenthal che ha presieduto l’udienza. Calhoun ha dovuto affrontare domande aggressive da parte di diversi parlamentari, tra cui il repubblicano del Missouri Josh Hawley che definito “ridicolo” il piano di compensi da 33 milioni di dollari ai parenti delle vittime aggiungendo che Calhoun dovrebbe dimettersi. “Sei tu il problema”, ha detto Hawley a Calhoun. “E spero solo in Dio che tu non distrugga questa azienda prima che possa essere salvata”. Calhoun ha dichiarato che intende dimettersi dalla carica di ceo a fine anno.
All’udienza del 17 aprile, i testimoni hanno tracciato un quadro inquietante di un’azienda che ha ignorato i problemi della sicurezza, mettendo da parte i critici per inseguire una produzione più veloce e maggiori profitti. Il testimone principale è stato l’ingegnere Sam Salehpour, che ha reso pubbliche le accuse secondo cui, a causa di procedure di produzione imperfetti, il Dreamliner avrebbe potuto avere un incidente potenzialmente catastrofico a causa di lacune eccessivamente grandi nell’assemblaggio dell’aereo. Dal canto suo, Boeing ha mostrato test approfonditi che mostrano la sicurezza del 787. Calhoun ha sottolineato che apprezza quando i lavoratori parlano apertamente dei problemi, considerando tali espressioni come una componente critica della sicurezza.
All’udienza hanno partecipato un piccolo gruppo di familiari che hanno perso parenti negli incidenti dei Max nel 2018 e 2019, che insieme hanno causato la morte di 346 persone. Il gruppo ha esposto cartelli con le foto dei propri cari all’inizio della audizione. (AGI)