Il segretario di Stato americano incontrerà i vertici politici e militari dello Stato ebraico per evitare che il conflitto in Medio Oriente si espanda. Raid israeliani in Libano e Siria. Tel Aviv, “uccisi 40 membri di Hamas a Khan Yunis”
AGI – Mentre la guerra fra Israele e Hamas continua a procurare morte e disperazione a Gaza ma anche in Cisgiordania e nel sud del Libano, il capo della diplomazia Usa è atterrato ieri sera a Tel Aviv, dove oggi incontrerà i vertici politici e militari di Israele per cercare di limitare l’espansione del conflitto spingendo per una de-escalation.
Stamattina una delegazione israeliana è tornata al Cairo per negoziare sugli ostaggi, ma ieri attacchi israeliani in Siria e Libano hanno provocato la morte di due dirigenti di Hamas e Hezbollah, ma l’esercito dello Stato ebraico ha annunciato di essere passato a una fase più “chirurgica” delle sue operazioni, che puntano ad annientare Hamas con attacchi mirati nel centro e nel sud della Striscia, oltre che alla frontiera con il Libano.
Ieri Hezbollah ha annunciato la morte di uno dei suoi comandanti al sud, Wissam Hassan Tawil, mentre Israele, che ha dichiarato di aver colpito siti militari del movimento islamico libanese alleato di Hamas, non ha confermato l’uccisione di Tawil, una settimana dopo il raid che ha portato alla morte del numero due di Hamas Saleh al-Arouri nella periferia di Beirut.
Ieri l’esercito israeliano ha anche annunciato la morte di un dirigenti di Hamas in Siria, Hassan Akasha. Gli attacchi israeliani in Libano e Siria, quelli contro le forze americane in Iraq e la campagna degli Houthi contro le navi commerciali nel Mar Rosso fanno temere un’espansione del confltto, che con la sua visita a Tel Aviv il segretario di Stato americano tenta di disinnescare.
La tela di Washington
Dopo gli incontri di ieri con i leader dei Paesi dell’area (Turchia, Giordania, Qatar, Emirati e Arabia Saudita), Antony Blinken incontrerà oggi il premier Benjamin Netanyahu, il presidente Isaac Herzog, il consiglio di guerra e i ministri degli Esteri e della Difesa. Vedra’ anche l’esponente dell’opposizione Benny Gantz, che fa parte del consiglio di guerra.
In Arabia Saudita, Blinken ha discusso della normalizzazione delle relazioni fra Israele e il Regno dopo l’interruzione dei negoziati dopo l’inizio della guerra; Washington, ha detto il capo della diplomazia, lavorerà con i Paesi della regione per la ricostruzione post bellica a Gaza. Di fronte a un bilancio che supera i 23 mila morti nella Striscia di Gaza, il segretario di Stato ha detto di voler parlare con i vertici israeliani della “direzione che prenderà la campagna militare” e “insistere sull’imperativo assoluto” che Israele “faccia di più per proteggere i civili”.
Idf, uccisi 40 membri Hamas a Khan Younis
L’esercito israeliano ha annunciato l’espansione della sua offensiva di terra a Gaza, nella città di Khan Yunis, con attacchi in cui sono morti circa 40 membri di Hamas e sono stati localizzati tunnel e armi, mentre diminuisce l’intensità della sua offensiva nel nord della Striscia.
“Nell’ultimo giorno, le truppe hanno ampliato le operazioni di terra a Khan Yunis e hanno effettuato attacchi in cui sono stati uccisi circa 40 terroristi. Inoltre, sono stati rinvenuti importanti tunnel terroristici e armi, tra cui dodici fucili AK-47, quattro lanciatori di giochi di ruolo carichi, decine di granate, cartucce e giubbotti militari”, ha riferito un portavoce militare. L’esercito ha riferito di aver effettuato un “raid selettivo” in un complesso militare a Khan Yunis, dove ha ucciso un miliziano armato con un fucile AK-47.
Nel centro dell’enclave, durante un’operazione nel campo profughi di Maghazi, un aereo da caccia israeliano “ha ucciso una cellula terroristica” della brigata del campo centrale di Hamas. “La marina israeliana ha anche attaccato postazioni militari, impianti di stoccaggio e navi utilizzate dalle forze navali di Hamas”, si legge in un comunicato militare. L’esercito israeliano concentra ora la sua offensiva nel centro e nel sud della Striscia, dove ha ampliato le sue operazioni di terra all’inizio di dicembre, da quando è stata interrotta l’unica tregua tra Israele e Hamas, che consentiva lo scambio di ostaggi con prigionieri palestinesi.
di Francesca Venturi – fonte: AGI