Biodiversità: i giardini stanno salvando insetti impollinatori


Il team ha esaminato la quantità di nettare, un alimento essenziale per gli impollinatori, disponibile nei giardini e nei terreni agricoli durante tutto l’anno. Mentre i giardini forniscono solo una quantità relativamente piccola di nettare nelle aree rurali (meno del 15%), la stabilità e la continuità di questa fornitura di nettare lo rendono molto più prezioso per gli impollinatori. Al contrario, il nettare dei terreni agricoli scompare quasi del tutto durante alcuni mesi, lasciando potenzialmente gli impollinatori in difficoltà. Oltre il 90% dei terreni agricoli in Gran Bretagna si trova entro un chilometro da un giardino. Ciò significa che i fiori nei giardini delle persone sono accessibili a molti insetti che vivono nelle aree agricole vicine.
Se i giardini sono gestiti in modo favorevole agli impollinatori, il loro impatto positivo può estendersi ben oltre la recinzione del giardino, aiutando gli impollinatori in tutto il paese.
“Molte persone si sentono impotenti quando si tratta di combattere la perdita di biodiversità, pensando che sia un problema troppo grande da affrontare da soli. Ma il nostro studio dimostra che i singoli cittadini possono fare una grande differenza”, conclude Timberlake. “Le persone possono sostenere gli impollinatori nei loro giardini e nei terreni agricoli circostanti semplicemente assicurandosi che il loro giardino abbia fiori amici degli impollinatori che sbocciano durante tutto l’anno, soprattutto all’inizio della primavera e alla fine dell’estate, quando gli impollinatori sono più affamati”. I giardini offrono una fonte costante e affidabile di nettare durante tutto l’anno, contribuendo a nutrire gli impollinatori quando le fonti agricole sono limitate. È quanto emerge da uno studio guidato dall’università di Bristol e pubblicato su ‘Proceedings of the Royal Society B Biological Sciences’. Gli autori hanno scoperto che anche piccoli appezzamenti di giardino nelle zone rurali possano ospitare gli impollinatori, in particolare all’inizio della primavera e alla fine dell’estate, quando il nettare scarseggia.
I giardini possono fornire tra il 50% e il 95% del nettare totale durante questi periodi critici. L’autore principale, Thomas Timberlake della School of Biological Sciences di Bristol, ha spiegato: “È risaputo che giardini e aree urbane possono essere luoghi ideali per impollinatori come api, mosche e farfalle. Infatti, ricerche passate dimostrano che le città spesso hanno più tipi e numeri di impollinatori rispetto alle aree agricole”.
“Ci sono anche prove che le popolazioni di impollinatori sono più sane nelle aree rurali quando sono vicine a piccole città o villaggi, quindi sappiamo che i giardini sono utili per gli impollinatori, ma non ne comprendiamo appieno il motivo”, ha aggiunto il ricercatore. “Il nostro studio mirava a capire esattamente cosa rende i giardini così utili per gli impollinatori”. (AGI)