AGI – Si inasprisce il pugno di ferro del regime di Minsk contro l’opposizione bielorussa: il Consiglio di Coordinamento è stato decimato da arresti e fughe all’estero e l’ultimo membro rimasto in libertà, la premio Nobel per la Letteratura, Svetlana Alexievich, ha denunciato una tentata irruzione nel suo appartamento da parte di sconosciuti.
La giornata si è aperta con l’arresto dell’avvocato Maxime Znak, uno dei due ultimi componenti del Consiglio di coordinamento dell’opposizione bielorussa ancora in patria e in libertà: il legale è stato prelevato da uomini mascherati mentre si trovava nel suo ufficio per partecipare a una videoconferenza. E’ riuscito solo a inviare la parola ‘maschere’ prima di essere portato via da uomini in borghese a volto coperto. Stessa sorte è toccata all’avvocato di Maria Kolesnikova, Ilya Saley, legale anche della campagna presidenziale del banchiere Viktor Babariko prima che fosse arrestato; come per gli altri, contro di lui è stata mossa l’accusa di aver danneggiato la sicurezza nazionale. I loro uffici sono stati perquisiti, così come l’abitazione dell’oppositrice.
Intanto, il sito di notizie indipendente Tut.by ha riferito che la Kolesnikova, vittima ieri di un tentativo di espulsione dal Paese da parte delle autorità bielorusse, si trova in un centro di detenzione a Minsk. Di lei si erano perse le tracce lunedì quando uomini a volto coperto l’avevano prelevata nel centro della capitale per portarla in una destinazione sconosciuta. Un “rapimento” organizzato dal regime, secondo i suoi collaboratori. Ieri un altro oppositore, Anton Rodnenkov, ha raccontato che le autorità bielorusse hanno cercato di costringere Kolesnikova a varcare la frontiera ucraina, ma lei si è rifiutata e ha distrutto il suo passaporto per evitare l’espulsione, prima di essere arrestata.
Il tentativo di espellerla con la forza è stato condannato anche dal segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, che si è detto “profondamente preoccupato” e ha avvertito che gli Stati Uniti stanno considerando di imporre ulteriori sanzioni. Il capo della diplomazia americana ha esortato il regime di Minsk a “mettere fine alle violenze contro il suo stesso popolo, a rilasciare tutti coloro che sono stati ingiustamente fermati, compreso il cittadino americano Vitali Shkliarov, e a partecipare in un dialogo significativo con rappresentanti autentici della società bielorussa”.
Da Vilnius, la leader dell’opposizione Svetlana Tikhanovskaya ha lanciato un appello ai cittadini russi chiedendo loro di sostenere la “lotta per la libertà” del popolo bielorusso contro il leader Alexander Lukashenko. “La propaganda russa cerca di distorcere al massimo quello che accade in Bielorussia”, ha dichiarato la Tikhanovskaya, assicurando che “in nessuna fase è stata una lotta contro la Russia e sono convinta che non lo sarà”. “Non lasciate che la propaganda avveleni le relazioni tra i nostri popoli amici”, ha ribadito la leader dell’opposizione.
Vedi: Bielorussia: l'opposizione è decimata, arresti e fughe
Fonte: estero agi