AGI – Il governo che sta per nascere sarà politico, sebbene con la presenza di tecnici, perché politico è un governo di “unità nazionale”. A Mario Draghi l’invito a “tenere conto delle indicazioni dei partiti”, ma di far prevalere la “qualità”. Così Silvio Berlusconi parla per la prima volta dopo l’incarico a Draghi in un’intervista a La Repubblica. Secondo il leader di Forza Italia non c’è necessità di una presenza dei leader di partito nell’esecutivo. Della svolta di Salvini non si stupisce, “era stato già al governo col M5S”, della scelta della “signora Meloni” invece sì, si “rammarica”.
Quanto ai grillini insofferenti per la convivenza con lui, beh, “infantilismo politico”. “Circostanze eccezionali richiedono risposte eccezionali – spiega Berlusconi – impongono alla classe dirigente del Paese di mettere da parte le distinzioni, gli interessi di parte, i calcoli politici o elettorali e di dare una risposta di alto profilo, adeguata alla gravità della situazione. Il momento è davvero gravissimo, per l’Italia e per il mondo intero, certamente è la fase storica peggiore dopo la Seconda Guerra mondiale. Le persone continuano ad ammalarsi e a morire di Covid e a questo tragico costo umano si aggiunge un drammatico costo sociale ed economico per il lavoro, per le imprese, per le attività produttive”.
Il Conte ter? “Di fronte a tutto questo non era pensabile una prosecuzione dell’esperienza precedente, né un suo allargamento. Occorreva qualcosa di totalmente nuovo, una soluzione autorevole intorno alla quale l’intero Paese potesse riconoscersi. Sono stato il primo ad invocarlo, nelle scorse settimane, mentre la crisi politica si trascinava. Come avevo suggerito, la saggezza del presidente Mattarella ha individuato la sola strada adeguata al momento” ha risposto Berlusconi. “In tutte le sedi nazionali e internazionali ho visto una persona misurata, garbata, affabile, rispettosa dei ruoli, di grande cultura e di grande capacità nel gestire le situazioni complesse. Non si è mai tirato indietro quando gli abbiamo chiesto di guidare in momenti difficili prima la Banca d’Italia e successivamente la Bce. In quella veste avrebbe salvato l’Euro e in particolare il nostro Paese”.
“Credo, per antica abitudine di imprenditore, di avere una certa capacità di valutare le attitudini delle persone. Su Draghi non mi sono mai sbagliato. E sono certo di non sbagliare neppure questa volta”. Sul Governo politico o misto il leader di FI ha risposto: “Questo non è un governo tecnico,è un governo di unità nazionale per fronteggiare l’emergenza. I governi tecnici in passato hanno dimostrato di non avere il polso della realtà del Paese. Per questo auspico un giusto equilibrio di competenze tecniche e di rappresentanza politica. Ma soprattutto suggerirò al presidente Draghi di tenere conto delle indicazioni dei partiti, come è giusto, ma di decidere sulla base di un solo criterio: la qualità”.
Per quanto riguarda il coinvolgimento dei partiti per Berlusconi non c’è utilità. “Non credo che questo renderebbe né più stabile né più efficiente l’azione di governo. Abbiamo bisogno di ministri che si occupino a tempo pieno del loro dicastero, i leader politici hanno una responsabilità diversa”. La svolta di Salvini? “Quando ho indicato la strada dell’unità delle migliori energie del Paese come unica soluzione possibile, ho espresso l’auspicio che tutto il centrodestra condividesse la scelta di privilegiare la salvezza della nazione rispetto all’interesse di parte. Sono contento che un grande partito come la Lega abbia maturato questa scelta. Non so se definirla una svolta, in fondo la Lega ha già governato con i Cinque Stelle, ma è certamente un atto di saggezza che anche in Europa sarà apprezzato”.
E i 5 Stelle? “Credo che dimostrazioni di infantilismo politico non meritino neppure un commento. Piuttosto, direi che spiegano il declino di quel Movimento. Del resto, questa non è un’alleanza con i 5S, che per noi sarebbe inconcepibile. E’ la risposta ad un’emergenza. Immagino che anche i più consapevoli tra loro se ne rendano conto”.
Vedi: Berlusconi: "Con Draghi senza calcoli politici, il premier incaricato decida sulla qualità"
Fonte: politica agi