Bce: MutuiOnline.it, crollate richieste tasso variabile


Le richieste di mutuo a tasso variabile sono crollate rispetto al primo trimestre dell’anno dal 14,7% al 5,3% e ci si può aspettare che il tasso fisso, la scelta più sicura, continuerà a rappresentare oltre il 90% delle richieste fino a fine anno (attualmente pesa il 93,4% del mix). Lo rileva MutuiOnline.it
Nel trimestre in corso il 56,2% delle richieste di mutuo è stata per l’acquisto della prima casa, il 33% per le surroghe, il 5,9% per l’acquisto di una seconda casa, il 3,3% per la ristrutturazione e l’1,5% per il consolidamento e la liquidità. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, le richieste di mutui per l’acquisto della prima casa sono diminuite del 16,7% sul totale del mix.

Questo, segnala il portale, “è un segnale poco positivo” anche in vista della scadenza, il prossimo 30 settembre, delle agevolazioni per i giovani under 36 che da giugno 2021 hanno potuto comprare la loro prima casa grazie al supporto della garanzia statale e delle agevolazioni fiscali. Questa norma si era rivelata particolarmente efficace al momento del lancio, per poi perdere la sua spinta a causa dell’aumento repentino dei tassi.
Secondo le stime di MutuiOnline.it la rata di un mutuo a tasso variabile da 160.000 euro a 20 anni passerà nel quarto trimestre 2023 dagli attuali 1.021 euro a 1.041, ben 20 euro in più rispetto a oggi e quasi 350 in più (+50%) rispetto a gennaio 2022. Ancora più accentuata la situazione per i mutui a 30 anni dove, sempre per un mutuo da 160.000 euro passerà dagli attuali 821 a 842, 370 € in più rispetto a gennaio 2022 (+78%). (AGI)

MAN