La Bce avrebbe chiesto a tutte le banche dell’Eurozona che operano in Russia di accelerare i loro piani di ritiro per timore di essere colpiti da misure punitive statunitensi. Lo riporta il Financial Times spiegando che l’istituto di Francoforte ha scritto agli istituti di credito nelle ultime settimane chiedendo piani dettagliati sulle loro strategie di uscita. Secondo quanto riferito da alcune persone a conoscenza della comunicazione, le banche dovrebbero fornire un “piano d’azione” per le loro attività in Russia già a giugno.
La settimana scorsa, l’austriaca Raiffeisen Bank International è stata costretta ad abbandonare un accordo per lo scambio di attività in Russia con altre in Europa dopo le pressioni delle autorità statunitensi. L’intervento degli Stati Uniti ha fatto temere alla Bce che la Rbi e altri istituti di credito possano essere presi di mira in future misure di repressione. Una fonte ben informata ha dichiarato che le autorità di vigilanza volevano evitare che le banche europee affrontassero un destino simile a quello di Ablv, una banca lettone che è stata chiusa dopo che il dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti l’ha accusata di “riciclaggio di denaro istituzionalizzato” e di violazioni delle sanzioni nordcoreane e le ha tagliato l’accesso al sistema finanziario statunitense nel 2018.
La Banca centrale europea ha invitato le banche dell’Eurozona a cercare un’uscita dalla Russia da quando Mosca ha lanciato la sua invasione su larga scala dell’Ucraina nel febbraio 2022. Alla Rbi, che ha la maggiore esposizione alla Russia tra gli istituti di credito europei, è stato detto di ridurre i prestiti nel Paese di due terzi rispetto al livello attuale entro il 2026. La banca, che rischia potenziali multe da parte della Bce se non si adegua, ha già ridotto il suo portafoglio prestiti in Russia del 56% dall’inizio della guerra.
Secondo Ft anche ad altre banche, tra cui UniCredit, sarebbe stato chiesto di fornire alla Bce una ripartizione dettagliata dei piani per le loro operazioni. A UniCredit sarebbe stato dato il termine del primo giugno per rispondere. (AGI)