“Basta armi e soldi all’Ucraina”, “ormai è inutile, l’Occidente è più interessato a Israele”: così una rete di bot russi diffonde finte frasi di Beyoncé, Oprah, Cristiano Ronaldo e altre star. Dietro, i servizi russi


Il report del progetto “Bot Blocker/Antibot for Navalny”, con i dati societari di The Insider. Dietro l’operazione, che vuole seminare sfiducia e dividere l’Occidente sul sostegno a Kiev, il Gru e gli stessi account che hanno diffuso le stelle di David affisse a Parigi in un’altra operazione di Mosca
L’Occidente dovrebbe smettere di fornire aiuti finanziari all’Ucraina; è inutile aiutare l’Ucraina, anche perché ora l’Occidente è «più interessato» alla guerra in Israele. Il presidente ucraino «dovrebbe esser mandato in un centro di riabilitazione». Gli ucraini «si comportano come ciarlatani». «Il gasdotto Nord Stream è stato minato dagli americani, c’è davvero qualcuno che pensava il contrario?».
Sono solo alcune delle “card” social che la fabbrica di bot del Cremlino – una serie di account social individuati e monitorati costantemente (ne nascono e muoiono bisettimanalmente di diversi) dal progetto “Bot Blocker / antibot4navalny” – sta emettendo in massa, da inizio novembre su Facebook, e dal 23 novembre anche su “X” (twitter), facendole sembrare dichiarazioni di celebrities dallo show business al calcio, tra cui Ashton Kutcher, Cristiano Ronaldo, Beyonce, Ophra. La falsa Beyonce per esempio dice «non riesco a credere che gli ucraini abbiano ancora così tanti soldi: quand’è che tutto questo finirà?». Una finta Selena Gomez si chiede «ogni volta che gli ucraini ricevono dei soldi, niente va come era stato previsto. Non dovrebbe essere ormai evidente?». Un finto Cristiano Ronaldo si domanda: «Mi appello a una revisione dei rapporti occidentali con gli ucraini. Troppe vite perdute, troppe menzogne». Tutte frasi ovviamente mai dette dalle star. Che la fabbrica di stato russa propala in tre lingue, inglese, francese e tedesco.
La rete russa è già noti agli studiosi della materia, si chiama Doppelgänger/RRN, e è stata anche coinvolta, tra l’altro, nella disseminazione delle fotografie con la stella di David sui muri di Parigi (stencil in molti casi non autoctoni, ma affissi da due coppie di moldavi che hanno confessato d agire su ordini da un individuo in Russia).
Doppelgänger/RRN viene usata anche da due società che sono state smascherate dal collettivo investigativo russo The Insider, si chiamano National Technologies e Agency for Social Design (ASP), e sono sottoposte a sanzioni europee. Ci sono loro anche dietro questo ennesimo attacco di disinformazione organizzata. Il proprietario finale di National Technologies LLC è Rostec, il conglomerato tecnologico russo di stato. I bot hanno poi anche spammato in giro il sito web EuroBrics, che ha collegamenti ormai accertati con il Centro servizi speciali del GRU, i servizi militari russi (in particolare la loro unità 54777). Doppelgänger diffonde tra l’altro link a falsi siti web di popolari media occidentali.
Oltre all’operazione-antisemitismo in Europa, questa rete di recente ha diffuso –con la scusa di mostrare preoccupazione per questi fatti (un po’ come quando mostrava profonda preoccupazione per «il grave antisemitismo montante in Europa») – un video che sembra essere dell’organizzazione nazionalista turca dei “Lupi grigi”, nel quale i terroristi spiegano che ripeteranno alle Olimpiadi del 2024 a Parigi l’attacco agli ebrei che fu portato durante le Olimpiadi del 1972 a Monaco, quando furono uccise 17 persone, tra cui 11 membri della squadra nazionale israeliana.
La storia non è finita. Non solo i servizi russi e Rostec operano, usando antisemitismo e anche siti mirror di gossip e false dichiarazioni di celebrities, ma da alcuni di questi traffici, sostiene The Ins, Facebook sta guadagnando: le schede con citazioni false delle celebrities vengono distribuite su Facebook, e ci viene pagata sopra la pubblicità. Nella schermata «paganti e beneficiari», i nomi dei bot sembrano nomi casuali, non è stato possibile accoppiarli a nomi esistenti di persone reali nei database leakati in Russia.
DI JACOPO IACOBONI – FONTE: https://www.lastampa.it/