Basilicata: Chiorazzo,negli ultimi 10 anni solo mancato sviluppo


“Gli ultimi 10 anni sono quelli dello sviluppo mancato. Bardi e Pittella non solo hanno negato queste occasioni a noi e ai nostri figli ma hanno anche colpevolizzato i cittadini lucani, facendo credere che la Basilicata non fosse capace di sostenere il proprio sviluppo, invece che assumersi la responsabilità per le loro incapacità”. Lo ha detto a Potenza, il capolista di Basilicata Casa Comune, Angelo Chiorazzo, che appoggia il candidato presidente Piero Marrese, alle elezioni regionali di domenica e lunedì. Per Chiorazzo “è emblematico il caso della forestazione. Il Trentino, con una realtà di boschi e foreste simile alla nostra, ha avviato una gestione produttiva della risorsa con cui riesce annualmente a produrre in modo rinnovabile un milione di metri cubi di legno da poter mettere sul mercato. Soldi con cui non solo si pagano gli stipendi delle migliaia di persone che lavorano nel settore, tra pubblico e privato, ma che lasciano ricchezza per la Regione. In Basilicata, invece, impieghiamo su questo i soldi delle royalty e nemmeno riusciamo a garantire occupazione stabile sottraendo gli addetti alle ristrettezze e alla mortificazione della cassa integrazione, e all’umiliazione di dover sottostare al potente di turno, sfrontato al punto da pretendere, è storia di questi giorni, che le persone si muovano come marionette tra questo e quel comizio. Noi in questo settore – ha aggiunto l’imprenditore lucano – siamo pronti a dare una possibilità occupazionale ad altre 2000 persone, tra turnover e nuovi occupati, e non si tratta solo di operai forestali. Perché una gestione produttiva del patrimonio boschivo necessita anche di professionalità diverse e capacità manageriali, quelle per cui hanno studiato molti nostri figli, quelle che hanno i tanti lucani che primeggiano in giro per il mondo. E occasioni di lavoro le creeremo anche in altri settori, a partire dalla pubblica amministrazione (iniziando da un’agenzia per l’attrattività, la ricerca e il territorio che sostenga la nascita di nuove iniziative, come già fatto ad esempio in Emilia) per proseguire con la sanità”.