“L’Unione bancaria europea ha un disegno centrale pericolosissimo. Vuole bypassare le normative interne delle varie nazioni, noi in Italia, ad esempio, abbiamo il golden power, che dà al governo potere di veto, nel caso in cui una banca straniera o un fondo internazionale intendono acquistare un istituto di credito italiano ritenuto strategico. Se, però, l’Unione bancaria europea verrà costituita con il baricentro politico e con la spina dorsale tutta spostata nei paesi del Nord Europa, nei prossimi anni potrebbero avere seri problemi. Perché i grandi fondi internazionali hanno disponibilità liquide ed economiche immensa rispetto ai gruppi bancari italiani”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Coffee Break condotta da Andrea Pancani, in onda su La7. “È importante rimarcare quanto detto ieri dal presidente Abi, Antonio Patuelli, secondo cui se ci saranno crisi bancarie sarà meglio usare i fondi interbancari che far scattare le risoluzioni attraverso il bail in che fu votato in Europa qualche anno fa. Perché il bail in tocca le tasche dei risparmiatori. Il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha sottolineato, sempre all’assemblea dell’Abi, la solidità delle banche italiane è un elemento di forza per il nostro sistema produttivo e ha sottolineato, facendo bene, che le banche devono affiancare le famiglie e le imprese, e ha poi rimarcato l’importanza del calo progressivo dei tassi d’interesse” ha aggiunto Sileoni.(AGI)