Banca Marche, iscritta nel registro degli indagati per usura, condanna un’ impresa al fallimento


La Federcontribuenti denuncia una grave abuso della Banca Marche, iscritta nel registro degli indagati per usura, a danno dell’azienda Cerquetti snc. Tale azienda, che opera nel campo del movimento terra e dei lavori stradali da oltre 60 anni, vanta crediti dallo stesso comune  e la stessa giunta ha chiesto alla banca di sospendere i procedimenti ingiuntivi contro l’azienda. Richiesta respinta. L’azienda ora rischia di chiudere, mettendo sulla strada decine di operai. Banca Marche  notificava  un decreto ingiuntivo chiedendo il pagamento immediato di quasi mezzo milione di euro nel giro di pochi giorni; somma, stando ai legali della Cerquetti s.c. non dovuta e per questo denunciata, la banca,  per usura. L’ avvocato della Cerquetti, nonché dirigente della Federcontribuenti,  Giuseppe Baldassarre, non si spiega come una banca, iscritta nel registro degli indagati, possa continuare nelle sue procedure esecutive e perchè il giudice civile non abbia provveduto a sospendere l’esecuzione, anche in considerazione di indagini in corso da parte della magistratura. La domanda per usufruire dei benefici dell’art 20 non è stata respinta e per questo chiediamo alle unità preposte di agire con buon senso e sospendere i decreti ingiuntivi della banca a danno dell’azienda.
Stando alle perizie bancarie è la Cerquetti a vantare crediti dalla banca e invece questa, è del tutto intenzionata a prendersi il patrimonio aziendale. Banca Marche ha ottenuto il D.I. sulla base di una sua semplice dichiarazione cd. ex art.50.  Inoltre si fa presente che lo stesso amministratore delegato della banca Marche, Massimo Bianconi,  è stato  già rinviato  a giudizio,  per usura quando era amministratore  di un’altra  banca, tra l’altro è anche Presidente della Commissione Regionale ABI Marche.