Autostrade: Strada dei Parchi, in appello confermate assoluzioni

Foto Valerio Portelli/LaPresse 17-09-2019 Roma, Italia CDA Straordinario Atlantia Cronaca Nella foto: CDA Straordinario Atlantia Photo Valerio Portelli/LaPresse 17 September 2019 Rome, Italy Extraordinary Board of Directors of Atlantia News In the pic: Extraordinary Board of Directors of Atlantia


“Strada dei Parchi apprende con viva soddisfazione la decisione della Corte d’appello dell’Aquila che conferma la sentenza di assoluzione con formula piena per tutti gli imputati e i capi di imputazione emessa il 29 giugno 2023 dal gup del tribunale di Teramo”. E’ quanto si legge in una nota della concessionaria delle due tratte dell’A24 e A25, che aggiunge: “La sentenza giunge dopo l’impugnazione della precedente sentenza da parte della procura di Teramo e corrobora in modo definitivo le motivazioni alla base delle quattro assoluzioni da parte di altrettanti tribunali abruzzesi (L’Aquila, Teramo, Pescara e Sulmona). Dal primo gennaio di quest’anno Strada dei Parchi è rientrata pienamente nella gestione dell’A24/A25, le due autostrade che collegano Roma ai capoluoghi abruzzesi, dopo 18 mesi e al termine di un complesso contenzioso avviato a seguito della decisione del Governo Draghi di revocare la concessione nel luglio 2022 per presunti e gravi inadempimenti. Un provvedimento impugnato da Strada dei Parchi e cancellato all’unanimità dal Parlamento nel dicembre 2023”.
“Le perizie eseguite dal Consulente tecnico d’ufficio – si legge ancora nella nota della concessionaria – nominato dal tribunale a seguito di scrupolose prove di carico, che hanno valutato la resistenza dei viadotti sotto il massimo sforzo teorico, hanno escluso il pur minimo rischio statico, smentendo le ipotesi che avevano portato ad introdurre restrizioni al transito dei mezzi su alcuni viadotti a partire dall’ottobre del 2018. Strada dei Parchi, da sempre certa del corretto e scrupoloso operato dei propri dirigenti nel rigoroso rispetto delle norme e delle convenzioni vigenti, è dunque nuovamente e finalmente sollevata dalle accuse che hanno a lungo gettato ombre infamanti ed ingiuste sulla propria gestione e contribuito a generare un allarme immotivato nella pubblica opinione”. (AGI)