di Patrizia Orofino
In queste ore, alla Camera, si discute sull’approvazione definitiva, di autonomia sanitaria differenziata. Ma cosa vuol dire esattamente autonomia differenziata? E’ la concessione di poteri amministrativi che, lo Stato riconoscerà alle Regioni a Statuto Ordinario, quindi autonomia per tutte le questioni sanitarie che, sono di pertinenza governativa passerebbero su richiesta delle Regioni che, lo richiederanno, potere decisionale. Resterebbero così solo pochissime questioni dove entrerebbe direttamente lo Stato. La sinistra, è sul piede di guerra, perchè non è d’accordo in quanto questo status di cose, porterebbe alla distruzione del sistema sanitario al sud. Cosa dovremmo aspettarci noi cittadini? La garanzia di cura esisterà ancora? Ci sarà equità e parità di accesso alle cure, sanitarie? Insomma il ddl di Calderoli a quanto pare sta creando l’ennesima spaccatura tra nord e sud d’Italia, in materia di salute. Chi non potrà permettersi un medico perchè economicamente svantaggiato, come potrà accedere alle cure sanitarie? Se dovesse accadere ciò, senza possibilità di mutare la proposta, davvero sarà un disastro.