Australia: premier condanna gruppo neonazista a festa nazionale


Il primo ministro australiano, Anthony Albanese, ha condannato le attività che un gruppo neonazista ha realizzato ieri nel quadro delle celebrazioni dell’Australia Day, sottolineando che le manifestazioni di odio “non hanno spazio” nel Paese. “L’Australia Day è il luogo in cui commemoriamo tutto ciò che c’è di buono in questo Paese”, ha detto ai giornalisti, il giorno dopo la festa nazionale che celebra l’arrivo delle prime navi britanniche a Port Jackson (Sydney). Il 26 gennaio 1788, proprio in questo luogo venne piantata la bandiera con l’Union Jack. Ieri un gruppo di uomini vestiti di nero, con passamontagna e simboli nazisti, sono saliti su un treno della metropolitana di Sydney, provocando un intervento della polizia e l’arresto di almeno sei persone.
Dopo aver lasciato la stazione, il gruppo si è riunito nel vicino St Peters Park, urlando insulti razzisti e parole di odio prima di essere dispersi dalla polizia. “Non voglio vedere persone con passamontagna e vestite di nero dalla testa ai piedi coinvolte in attività neonaziste in questo Paese”, ha detto Albanese. La festa nazionale australiana è contestata dalle comunità aborigene in quanto celebrazione del colonialismo e anche ieri si sono svolte manifestazioni di protesta.
Quanto alla giornata internazionale di commemorazione delle vittime dell’Olocausto di oggi, Albanese ha indicato in un video pubblicato sul suo account X che l’Olocausto non dovrebbe mai essere “dimenticato, né la sua portata né la sconvolgente profondità della sua crudeltà”.
“L’odio, il pregiudizio e il razzismo non hanno posto in Australia. In quanto nazione orgogliosamente multiculturale, dobbiamo sempre denunciare e respingere l’antisemitismo”, ha sottolineato. (AGI)