Aumento di capitale ed esuberi, i nodi di Mps che hanno portato alla sfiducia a Bastianini


AGI – La realizzazione di un aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro, un piano di esuberi riguardante almeno 4000 unità, più pesante del previsto, ma anche un rapporto cost/income elevato. Questi i principali ostacoli sul cammino di Guido Bastianini, l’ex amministratore delegato del Monte Paschi che è stato ‘sfiduciato’ dal Tesoro e a cui sono state tolte le deleghe. Nodi che ora dovrà affrontare il nuovo numero uno della banca, Luigi Lovaglio.

Dopo lo stop all’operazione di aggregazione con Unicredit, nell’autunno scorso, il Monte dei Paschi ha attraversato mesi complicati, che se non hanno impedito di chiudere positivamente l’anno (310 milioni l’utile 2021), non hanno però fatto chiarezza su alcuni parametri importanti. Tra questi l’eccesso di personale, con lo stesso Bastianini che ha ammesso come a fine anno la banca contasse su una forza lavoro di 21.300 dipendenti, 1.200 in più circa rispetto alle promesse fatte all’Ue a fronte dell’ok alla ricapitalizzazione precauzionale di quattro anni fa.

La banca aveva centrato invece il target sul taglio degli sportelli, scesi da oltre 2.000 all’inizio del piano di ristrutturazione a poco più di 1.400, con una flessione superiore al 30%. Il nuovo piano al 2026 dovrebbe quindi usare le forbici, con l’ipotesi che gli esuberi siano superiori ai 2.500 contemplati inizialmente, fino a 4000 unità, una cifra che costerebbe a Mps circa 950 milioni da spesare sul bilancio 2022.

L’istituto senese sarebbe in difficoltà anche riguardo al parametro del cost/income, concordato al 51% con la Dg Comp dell’Unione europea, ma che in realtà nel piano sarebbe indicato intorno al 60-61%.

Insieme agli esuberi questo elemento avrebbe pesato sulle interlocuzioni con l’Ue, a cui è stato presentato il nuovo piano al 2026. “La banca – afferma il comunicato di bilancio di oggi – sta fornendo tutti i chiarimenti necessari richiesti dalle Autorità ma attualmente non vi eè una stima precisa dei tempi necessari alle autorità competenti per portare a termine i rispettivi processi.

Il Piano, che costituisce la base per l’avvio dei processi di approvazione di cui sopra, potrebbe inoltre dover recepire eventuali modifiche e cambiamenti, anche rilevanti, per riflettere quanto derivante dal confronto con le competenti Autorità. La valutazione di DG Comp pone, quindi, in linea di principio, incertezze rilevanti”.

Source: agi