AGI – Il segretario di Stato americano Antony Blinken incontrerà la prossima settimana il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, “sempre che la Russia non invada l’Ucraina”. Lo ha annunciato giovedì il dipartimento di Stato, inviando un messaggio che a molti è sembrato surreale, anche perché nel frattempo Mosca ha espulso due diplomatici americani.
Il messaggio di ennesima apertura era stato lanciato da Blinken, che in una lettera aveva invitato Lavrov a incontrarsi di nuovo. Il nuovo summit, ammesso che non venga superato dagli eventi, segna l’avvio di una nuova girandola diplomatica di incontri. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha parlato con il premier italiano Mario Draghi, con il quale ha convenuto sulla necessità di “ribadire l’impegno a rispettare la sovranità dell’Ucraina”.
Il presidente americano terrà un nuovo vertice virtuale con i leader europei, alla ricerca disperata di un accordo che scongiuri l’invasione russa dell’Ucraina. Ma il rischio di un’incursione, ha ribadito ieri Biden, “resta molto alta”. I partner europei hanno finora lodato l’approccio americano, un cambio rispetto all’anno scorso quando lo stesso Biden aveva condotto da solo la caotica partenza dall’Afghanistan, senza coinvolgere i leader del Vecchio continente.
Il presidente era passato anche dall’accordo sui sottomarini nucleari sancito con Australia e Regno e che aveva fatto infuriare la Francia. Con la crisi Ucraina Biden ha ripreso in mano il filo del dialogo. Da una parte la Casa Bianca ha cercato la via del negoziato con il presidente russo Vladimir Putin, dall’altra ha adottato una nuova strategia comunicativa fatta di retroscena militari resi pubblici, per mettere i russi con le spalle al muro. Ma Putin è rimasto, finora, una sfinge.
La comunicazione ha mostrato passaggi controversi. Nel giro di pochi giorni Biden è passato dall’annunciare una “invasione imminente”, alla smentita della Casa Bianca, per poi ritornare con l’espressione usata in precedenza. L’invasione resta di una probabilità “molto alta” e può avvenire da un momento all’altro.
Ma nel frattempo gli Stati Uniti sono pronti a vedere il ministro Lavrov e a portare avanti il percorso della diplomazia, “sempre che” nel frattempo non ci sarà stata un’escalation militare. Intanto i repubblicani, guidati dal senatore Mitch McConnell, hanno chiesto a Biden di attivare delle sanzioni preventive prima che la Russia compia il passo finale, ma l’amministrazione ha bocciato l’idea, convinta che non farebbe da deterrente.
Source: agi