Attacchi Houthi, esperti concordi: l'obiettivo non è Israele ma l'Egitto


(Adnkronos) – Attaccare le navi in transito verso il canale di Suez per colpire non il commercio internazionale ma l’Egitto: Il Cairo infatti sta cercando di porsi come Paese mediatore per riuscire a porre fine al conflitto in Medio Oriente. Cosa che le milizie musulmane, guidate dall’Iran, non vogliono. E’ l’opinione di diversi esperti di geopolitica e strategia militare, interpellati dall’Adnkronos, che esaminano quello che si presenta come un terzo fronte di guerra per Israele dopo il lancio di un missile da parte degli Houthi verso lo Stato ebraico. Gli Houthi “dopo il 7 ottobre hanno puntato le loro forze su due fronti: attaccare Israele ma, soprattutto, le navi nello stretto di Bab el-Mandeb (fra Yemen, Gibuti ed Eritrea, ndr), rendendo complicato alle navi mercantili arrivare al canale di Suez e riducendo i ricavi del transito navale”, osserva Gianandrea Gaiani, esperto di strategie militari e direttore di Analisi Difesa. “Gli Houthi sono già da tempo il terzo fronte per Israele dopo Hamas a Gaza ed Hezbollah in Libano: dallo Yemen hanno tentato di colpire lo Stato ebraico con alterni successi. Anche ieri, con quel missile deviato ma non distrutto dall’Iron Dome”.
Source: Adnkronos Esteri