In uno dei ‘templi’ del mezzofondo su scala mondiale, lo stadio Bislett di Oslo, dove il vento che soffia dal lungo fiordo rende l’atmosfera ancor più frizzante di quella che già rendono i campioni dell’atletica leggera, Marcell Jacobs domani nella terra dei vichinghi dovrà fare una serie di ‘compiti’. Il primo cancellare la deludente prestazione di 48 ore in quel di Ostrava, il secondo far meglio di 10”07 che è primato stagionale, il terzo provare a dare più del 100% per correre in 10”00 e, quindi, chiudere la questione partecipazione alle Olimpiadi di Parigi. Insomma, una missione non da poco ma l’occasione è di quelle ghiotte, i “Bislett Games’, atto numero sei della prestigiosa Diamond League che nel 2012 aveva visto Usain Bolt correre i 100 metri in 9”79. Marcell, l’oro olimpico ed europeo della gara più corta ed emozionante della ‘Regina degli sport’, correrà (ore 21,04) in corsia 5 e al suo fianco non avrà lo statunitense Fred Kerley che ha dato forfait. Alla sinistra di Jacobs ci sarà il sudafricano Akani Simbine, dato in ottima condizione, alla destra l’americano Brandon Hicklin che in questa stagione è sceso a 9”94. Avversario in chiave Campionati europei di Roma, è sicuramente il britannico Jeremiah Azu che con 9”97 guida la graduatoria stagionale. Oggi in conferenza stampa Jacobs è stato chiaro, “quella di Ostrava è stata la mia gara peggiore di sempre”. Lo sprinter delle Fiamme Oro, dal settembre scorso affidatosi al tecnico statunitense Rana Reider, ha aggiunto, “ho bisogno di gareggiare molto e voglio arrivare nella migliore condizione agli Europei di Roma, in casa, nella città in cui ho vissuto, un evento che per me è veramente importante anche perché sono il campione in carica”. Per domani, intanto, “l’obiettivo è fare lo stagionale e divertirmi”. A conferma di quanto detto dal presidente della Fidal, Stefano Mei che gli atleti italiani hanno bisogno di gareggiare, domani a Oslo oltre a Jacobs ci saranno altri quattro azzurri. Sui 400 ostacoli è attesa al debutto stagionale Ayomide Folorunso (Fiamme Oro), sugli 800 andrà sulla linea di partenza Elena Bellò (Fiamme Azzurre) mentre Pietro Arese (Fiamme Gialle) sarà protagonista dell’ultima gara del meeting, un 1500 da urlo con l’idolo del popolo norvegese Jakob Ingebrigtsen costantemente alla ricerca di infrangere il muro dei 3’26”00, ovvero il record del mondo che dal Golden Gala di Roma 1998 appartiene a Hicham El Guerrouj. Arese, lo scorso anno andato vicino al primato italiano di Gennaro Di Napoli (3’32”78 nel 1990) con 3’33”11, dovrà restare il più a lungo possibile incollato anche all’argento olimpico Timothy Cheruiyot, all’altro norvegese Narve Gilje Nordas, e agli australiani Oliver Hoare e Stewart McSweyn, tutti atleti da meno di 3’30”. Sui 400 ostacoli l’altro pupillo dei norvegesi, Karsten Warholm se la vedrà con il brasiliano Alison Dos Santos mentre si preannuncia una passerella per il lituano Mykolas Alekna da un mese primatista mondiale del disco. (AGI)