Arte: in mostra a Madrid un Caravaggio che si credeva perduto


Un Caravaggio che si credeva perduto sarà esposto dal 28 maggio al Prado. Il nuovo proprietario dell'”Ecce Homo” che ne ha impedito la partenza dalla Spagna ha prestato il capolavoro per nove mesi al Museo madrileno, dove sarà visitabile fino all’ottobre 2024.
L’opera è stata trasferita alla pinacoteca spagnola tramite la galleria d’arte Colnaghi, che la custodisce da quando il Prado aveva avvisato il Ministero della Cultura nell’aprile 2021 che sarebbe stato messo all’asta un dipinto che all’epoca era stato attribuito a un allievo di Jose’ de Ribera e che dopo una “approfondita indagine diagnostica” e “un’esauriente valutazione dei materiali dell’opera e della sua storia” si è scoperto fosse in realtà opera di Caravaggio.
L’opera, di proprietà della famiglia Perez de Castro, era stata venduta a un acquirente rimasto anonimo nel corso di un’asta o di un acquisto privato. Il nuovo proprietario si è avvalso dei servizi di Colnhagi, una delle più antiche aziende di antiquariato del mondo e che già si era occupata della vendita – per più di cento milioni di euro – di un altro Caravaggio ritrovato nel 2016 in una soffitta a Tolosa. Alla sua prima apparizione a un’asta il quadro era stato attribuito al Circolo di de Ribera e il prezzo di partenza era di 1.500 euro. Fino ad allora era stato nell’appartamento della famiglia Perez de Castro, nel quartiere madrilegno di Salamanca.
Il dipinto ad olio rappresenta il motivo storico della presentazione di Cristo da parte di Ponzio Pilato con le parole ‘Ecce homo’ (“Ecco l’uomo”), uno dei momenti più drammatici della Passione del Vangelo di Giovanni. (AGI)