“Quanto è accaduto negli Usa al nostro connazionale Matteo Falcinelli è semplicemente agghiacciante. E meno male che ci sono le prove video che incastrano i responsabili mentre si accaniscono brutalmente e immotivatamente contro di lui. Da quel che abbiamo appreso, soltanto il cuore da sportivo lo ha salvato. Fosse stata una persona normale, con una resistenza fisica e psicologica minore, racconteremmo un’altra storia”. È Fabio Rampelli, interpellato dai giornalisti in Transatlantico, a osservare allora che “queste vicende accadono troppo spesso. I metodi brutali del sistema detentivo ungherese sono stati denunciati per primo da me, ma ora Ilaria Salis gode di ampie protezioni. Nel 2018 invece c’è stato il caso ‘silenziato’ di Andrea P. ragazzo italiano aggredito e malmenato dalla polizia tedesca”.
“Su questo fatto – riprende il vicepresidente FdI della Camera – ho presentato un’interpellanza ai ministri della Giustizia Nordio e degli Esteri Tajani. Nel 2018 – spiega – Andrea, 22 anni all’epoca dei fatti, in Germania per un lavoro stagionale, è stato purtroppo arrestato dalla polizia tedesca per una discussione avuta con il controllore di un mezzo della Flixbus a causa di un biglietto non obliterato correttamente per il viaggio di rientro in Italia. Il ragazzo è stato percosso più volte dalla polizia tedesca durante l’arresto e anche durante il periodo di permanenza in carcere. Andrea oltretutto segnala anche di aver subito torture con alcune scosse elettriche e di essere stato costretto a digiunare per settimane, perdendo 17 kg in 20 giorni”. “Dopo tre anni, Andrea rientra in Italia il 13 settembre 2021 e ricoverato in ospedale in codice giallo, vengono accertati diversi postumi di trauma policontusivo, tanto da richiedere un secondo ricovero per ematoma sub-durale cranico. Si faccia piena luce sulla scabrosa violenza subita da Falcinelli – conclude Rampelli – e si intervenga in soccorso di Andrea P., che non ha avuto la giusta attenzione e a cui tuttora è stata negata giustizia”. (AGI)
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