Arrestati uomini dei servizi segreti russi.

epa09776103 A Russian family watches a Russian President Vladimir Putin address to the Nation on what is happening in the Donbas and on the border with Ukraine in Moscow, Russia, 21 February 2022. The heads of the self-proclaimed Donetsk People's Republic (DPR) and the Luhansk People's Republic (LPR) asked the President of Russia to recognize the self-proclaimed republics. This issue was discussed at a meeting of the Security Council of the Russian Federation, Vladimir Putin appealed to the Federal Assembly of the Russian Federation to ratify the treaty of friendship and mutual assistance with the DPR-LPR. Putin signed decrees on the recognition of the self-proclaimed Donetsk People's Republic (DPR) and the Luhansk People's Republic (LPR). EPA/SERGEI ILNITSKY


Il capo del servizio di spionaggio estero dell’Fsb, Sergey Beseda, e il suo vice, Anatoly Bolyukh, si trovano agli arresti domiciliari in Russia. A riferirlo è il sito indipendente meduza.io. Stando alla ricostruzione della testata, che cita l’esperto di affari militari Andrei Soldatov, i due avrebbero deliberatamente fornito notizie errate sulla situazione in Ucraina e rubato denaro destinato ad arruolare agenti e organizzare operazioni sovversive. Gli agenti ora ai domiciliari vengono descritti come fedelissimi del presidente russo Vladimir Putin, che giudica gli errori dell’Fsb – organo da lui guidato in veste di direttore prima della salita al Cremlino – come una delle cause principali del fallimento dei piani di una guerra lampo in Ucraina. Dopo due settimane di guerra – è la tesi dell’analista citato da meduza.io – Putin si è reso conto di essere stato fuorviato: l’intelligence, temendo di far arrabbiare il presidente russo, gli avrebbe fornito le informazioni che lui stesso voleva ricevere. (AGI)