Fermo sostegno all’indipendenza, alla sovranità, all’integrità territoriale e all’inviolabilità dei confini dell’Armenia e rafforzamento delle relazioni tra Unione europea e Armenia. E’ quanto viene espresso in una dichiarazione congiunta del primo ministro armeno, Nikol Pashinyan, del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, del presidente francese, Emmanuel Macron, e del cancelliere tedesco, Olaf Scholz, dopo il loro incontro a Granada, in Spagna. Michel, Macron e Scholz “hanno sottolineato il loro fermo sostegno all’indipendenza, alla sovranità, all’integrità territoriale e all’inviolabilità dei confini dell’Armenia. Hanno inoltre espresso il loro sostegno al rafforzamento delle relazioni Ue-Armenia, in tutte le sue dimensioni, sulla base delle esigenze della Repubblica d’Armenia”, si legge nella dichiarazione. “Hanno convenuto sulla necessità di fornire ulteriore assistenza umanitaria all’Armenia che si trova ad affrontare le conseguenze del recente spostamento di massa degli armeni del Karabakh. Hanno sottolineato che questi rifugiati devono essere liberi di esercitare il loro diritto di ritornare alle loro case e ai loro luoghi di vita, senza alcuna condizione, con un monitoraggio internazionale e nel dovuto rispetto della loro storia, cultura e dei diritti umani”, viene precisato nel testo. Macron, Michel e Scholz restano “impegnati in tutti gli sforzi diretti alla normalizzazione delle relazioni tra Armenia e Azerbaigian, basate sul riconoscimento reciproco della sovranità, dell’inviolabilità dei confini e dell’integrità territoriale dell’Armenia (29.800 km2) e dell’Azerbaigian (86.600 km2), come menzionato nelle dichiarazioni del presidente Michel del 14 maggio e del 15 luglio 2023”, continua la dichiarazione. Nel testo si spiega che i leader hanno chiesto il rigoroso rispetto del principio di non usare la forza e di non minacciarne l’uso e hanno sottolineato l’urgente necessità di lavorare per la delimitazione dei confini sulla base delle più recenti mappe dello Stato Maggiore dell’Urss fornite alle parti, che dovrebbero anche fungere da base per il distanziamento delle forze, per finalizzare il trattato di pace e affrontare tutte le questioni umanitarie.
I leader di Consiglio europeo, Francia e Germania hanno chiesto “una maggiore cooperazione regionale e la riapertura di tutti i confini, compreso il confine tra Armenia e Turchia, nonché l’apertura di collegamenti di connettività regionale”. E, infine, hanno chiesto all’Armenia e all’Azerbaigian di rilasciare tutti i detenuti e di cooperare per affrontare la sorte delle persone scomparse e facilitare il lavoro di sminamento. (AGI)
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