AGI – “A cavallo tra il secondo e il terzo trimestre del prossimo anno saremo potenzialmente in condizione di vaccinare la totalità della popolazione”. Lo ha assicurato il commissario straordinario per l’emergenza Covid 19 Domenico Arcuri nel corso di una audizione in videoconferenza davanti alle commissioni riunite Trasporti e Affari sociali della Camera.
“Il piano per la distribuzione e la somministrazione dei vaccini è sostanzialmente pronto” ha assicurato il commissario straordinario. “L’interlocuzione con amministrazioni locali, forze armate e grandi aziende è in atto. Non siamo preoccupati dalla temporalità, quando i vaccini ci saranno noi saremo pronti. Abbiamo lavorato bene e in anticipo”.
Il primo vaccino disponibile, ha aggiunto, “sarà distribuito sul territorio nazionale direttamente dalla azienda produttrice”. “Per il vaccino Pfizer sono stati già individuati 300 punti di somministrazione, sostanzialmente presidi ospedalieri: l’87% di questi presidi già dispone delle celle frigorifere necessarie a conservare questo tipo di vaccino a temperature estremamente basse (almeno -75) anche se le dosi dovessero restare in giacenza per oltre 15 giorni”.
“Abbiamo organizzato un modello di distribuzione e somministrazione in due grandi blocchi – ha spiegato il commissario straordinario -. Il primo riguarda appunto i vaccini, quelli Pfizer, che vanno conservati a temperature bassissime: il secondo interessa i vaccini che si possono conservare tra i 2 e gli 8 gradi, verosimilmente per primi quelli Astrazeneca e a seguire gli altri. I vaccini Pfizer saranno distribuiti direttamente dall’azienda produttrice e conservati nei 300 punti di somministrazione individuati; tutti gli altri saranno convogliati in un grande hub centrale e di qui trasportati in sicurezza, con l’aiuto dell’Esercito, nei 1.500 punti di somministrazione (1.200 più i precedenti 300). Si tratta di due modelli diversi – ha concluso Arcuri – il primo complesso dal punto di vista quantitativo, il secondo relativamente più semplice”.
“Più avanti, probabilmente nel secondo trimestre dell’anno, non è escluso, anzi è assai probabile che medici di medicina generale e pediatri di libera scelta verranno richiesti di contribuire alla somministrazione dei vaccini ai propri assistiti”. “Più avanti ancora – ha aggiunto – per una somministrazione ancora più massiva sarà possibile coinvolgere anche le farmacie”.
“Solo con l’immunità di gregge riusciremo ad uscire in qualche modo da questa tragedia” ha detto Arcuri. “Il mio dovere è di mettere tutti gli italiani nelle condizioni di vaccinarsi – ha spiegato Arcuri – I nostri esperti dicono che dovrebbero farlo almeno il 60% delle persone per raggiungere un livello di contagiosità scarso. Noi auspichiamo che grazie ad una campagna di comunicazione massiva si possano superare le ritrosie a sottoporsi al vaccino che pure ci sono, non so se nella popolazione o in chi ritiene di rappresentarla sui media”.
Vedi: Arcuri: entro settembre 2021 vaccino all'intera popolazione
Fonte: cronaca agi