Archeologia: per Paestum presto nuovi progetti


“Questo è un luogo che esprime una storia profonda. Queste pietre parlano, ci parlano della nostra identità, del nostro essere, di quello che è il nostro Dna storico. Paestum è un luogo universalmente noto in tutto il mondo ed è nostro dovere curarlo, preservarlo, ma anche sviluppare le sue potenzialità, che sono potenzialità enormi”. Lo dice il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, arrivando a Paestum in occasione dell’inaugurazione del nuovo allestimento del museo archeologico nazionale.
Per l’esponente dell’Esecutivo, “i musei sono la geografia identitaria della nostra nazione perché, in ciascun museo, noi ritroviamo un punto cardinale della nostra storia e della nostra dimensione esistenziale, come popolo e come nazione. Quindi, è importante essere qui”.
“Questo Parco ha fatto passi in avanti enormi negli ultimi anni, altri ne faremo – aggiunge – stiamo pensando a nuovi progetti, per esempio all’apertura di un museo a Velia, ma anche a un progetto ulteriore di potenziamento proprio di questo sito. Le risorse ci sono, le metteremo a disposizione e siamo pronti a lavorare”. “E’ la terza volta, in 11 mesi da ministro, che vengo qui a Paestum, in quest’area, proprio a dimostrazione della mia cura e della mia attenzione”, sottolinea. Ai cronisti che gli chiedono se, in passato, si poteva fare di più per Paestum, Sangiuliano risponde “assolutamente sì. Diciamo che è la riscoperta, tra virgolette, del valore di Paestum. Conosco questo sito da tantissimi anni perché sono campano, quindi mi è sempre piaciuto, sin da ragazzo, percorrere i luoghi che rappresentano la storia e i Parchi Archeologici della nostra regione. Però è evidente che, poi, si poteva fare molto di più. Adesso ci siamo noi e faremo molto di più”. (AGI)
SA2/LIL