Sono almeno 23 le tombe, contenenti anche più di un corpo a testa, che sono state ritrovate dagli archeologi a Forlì mentre stavano effettuando degli scavi per testare la consistenza del terreno durante i lavori per il restauro del Duomo che già da tempo necessita di opere di consolidamento. Sebbene la storica cattedrale sorga già su una struttura preesistente, nessuno immaginava un ritrovamento di questo tipo che in molti giudicano essere una sorta di archivio storico con secoli di informazioni a partire dell’epoca medioevale. Si tratta di cripte di varie epoche disposte a più strati.
“Immaginiamoci un armadio da aprire dove all’interno ci sono tantissime informazioni”, ha spiegato la sovrintendente Federica Gonzato. “Questo – sottolinea – sarà il lavoro che ci attende”. “Man mano che gli archeologi scendevano riconoscevano a strati le diverse epoche storiche anche dal punto di vista artistico – continua il vescovo della diocesi di Forlì-Bertinoro Livio Corazza – perché le tombe e le fondamenta sono anche il frutto del lavoro degli artigiani dei secoli scorsi”. Il lavoro per gli archeologi è appena iniziato, così come quello per il restauro della cattedrale, dal costo totale di circa 5 milioni e 100mila euro. (AGI)
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