L’Anticipo Pensionistico Social in breve APE Sociale fu introdotto in via sperimentale con la Legge di Bilancio 2017. Riproposta anche per il 2018.
L’Ape social 2018 è stata riproposta e approvata nell’ultima Legge di bilancio e resterà valida per tutto il 2018. Confermate le due date di scadenza per la presentazione della domanda online, ovvero: 31 marzo e 30 novembre 2018. E’ prevista anche la possibilità di presentazione della domanda in una finestra intermedia dal primo aprile 2018 fino al 15 luglio 2018.
Per i lavoratori precoci, invece, l’accesso all’Ape social potrà essere eseguito solo entro il 28 febbraio 2018 e ultima finestra temporale del 30 novembre 2018.
I lavoratori precoci sono tutte quelle persone che siano entrate nel mondo del lavoro prima del compimento della maggiore età. Si tratta quindi di una categoria di lavoratori che, prima della Riforma Fornero del 2012, raggiungeva i 40 anni di contributi necessari alla pensione con un’età anagrafica anche antecedente i 60 anni. Con la pensione di anzianità abolita sono persone che, come tutte le altre, devono invece ora raggiungere i 42 anni e 10 mesi. La Legge di Bilancio 2017 ha dato il via libera alla cosiddetta “quota 41” in favore di categorie di lavoratori che abbiano condizioni lavorative e/ economiche particolarmente disagiate. I lavoratori precoci possono quindi accedere alla quota 41, a prescindere dalla età anagrafica, a patto che prima dei 19 anni abbiano lavorato per almeno 12 mesi effettivi, anche non continuativi.
La Legge di Bilancio ha ampliato la platea dei soggetti che possono usufruire di APe social:
- Lavori gravosi
- Ape rosa o APe social donna
- Ape sociale Caregiver e disoccupati
L’ape sociale ha registrato dei buoni numeri sulla presentazione delle domande nel 2017. Prevede un’indennità a carico dello Stato erogata dall’INPS a soggetti in determinate condizioni previste dalla legge che abbiano compiuto almeno 63 anni di età con 30 anni di contributi versati e che non siano già titolari di pensione diretta in Italia o all’estero.
L’indennità è corrisposta, a domanda, fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia. Si tratta di una misura sperimentale in vigore dal 1° maggio 2017 al 31 dicembre 2018, intesa ad accompagnare verso l’età pensionabile
L’indennità c.d. APE sociale spetta:
- disoccupati che hanno finito integralmente di percepire, da almeno tre mesi, la prestazione per la disoccupazione loro spettante. Lo stato di disoccupazione deve essere conseguente alla cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa;
- soggetti che al momento della richiesta e da almeno sei mesiassistono il coniuge, l’unito civilmente o un parente di primo grado convivente(genitore, figlio) con handicap grave;
- invalidi civili con un grado di invalidità pari o superiore al 74%;
- dipendenti che svolgono o abbiano svolto da almeno sei anni in via continuativa una o più delle attività lavorative di seguito elencate:
- operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
- conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
- conciatori di pelli e di pellicce;
- conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
- conduttori di mezzi pesanti e camion;
- personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
- addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
- insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido;
- facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati;
- personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
- operatori ecologici ed altri raccoglitori e separatori di rifiuti.
L’indennità dell’APE sociale decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda di accesso al beneficio.
L’APE sociale è corrisposta ogni mese per 12 mensilità nell’anno, fino all’età prevista per il conseguimento della pensione di vecchiaia.