Andrea Mantegna: passione di pietra.


Andrea Mantegna nacque in un piccolo paese di campagna sulle rive del Brenta ed ebbe umili origini ma ben presto sarebbe diventato uno degli artisti più celebrati dai suoi contemporanei e tutt’oggi ammirato in tutto il mondo.
Il documentario dal titolo “Andrea Mantegna: passione di pietra” racconta proprio la sua storia attraverso la narrazione scritta da Emanuela Avallone e Linda Tugnoli che ha firmato anche la regia.
Sebbene Mantegna nacque nel paesino di Isola Carturo, oggi rinominato Isola Mantegna in suo onore, la sua carriera ebbe inizio a Padova. In città era arrivato Donatello che con il suo modo di scolpire rivoluzionario, innescò una vitalità artistica contagiosa.
la storica dell’arte Barbara Maria Savy e Francesca Veronese, direttrice dei Musei Civici di Padova, mettono in luce la prima commissione di rilievo per l’artista: la Cappella Ovetari all’interno della Chiesa degli Eremitani di Padova.
Questi affreschi, purtroppo in gran parte andati distrutti nel durante la Seconda guerra mondiale vennero recuperati dal giovane Cesare Brandi e diedero successivamente origine a un esperimento di restauro molto innovativo nel 2009.
Dopo l’esperienza padovana Mantegna andò a Venezia e fu accolto nella bottega di Jacopo Bellini e sposerà anche sua figlia. Con il cognato Giovanni Bellini avviò cognato un prolifico sodalizio. Parte di queste opere sono state riunite presso la National Gallery di Londra e nel documentario verranno raccontate da Tedbury, curatrice della sezione Pittura Italiana.
Sicuramente l’opera di maggior impatto visivo che riesce tutt’oggi a scuotere le anime è il Cristo Morto custodito nella Pinacoteca di Brera che pare essere il suo testamento. Di fatto è una delle opere più misteriose della storia dell’arte e nel documentario “Andrea Mantegna: passione di pietra” ne scopriremo alcune singolarità.
Fonte: https://michelangelobuonarrotietornato.com/2024/03/07/andrea-mantegna-passione-di-pietra-ecco-il-documentario