AGI – Ieri l’occupazione dei banchi del governo. Oggi l’uso dei fischietti e l’esposizione dei cartelli. La protesta della Lega contro i nuovi decreti migranti non si placa. E anche durante la seduta di questo pomeriggio, si è arrivati allo scontro fisico. Il senatore Questore Antonio De Poli (Udc), chiamato a intervenire dalla presidente Elisabetta Casellati per riportare la calma tra gli scranni e nell’emiciclo, al termine delle dichiarazioni di voto sulla fiducia è finito in infermeria insieme a un assistente parlamentare. Ieri era toccato alla capogruppo del Misto, Loredana De Petris, incassare quella che aveva definito “una botta brutta”.
Contro l’abolizione dei decreti sicurezza voluti da Matteo Salvini, i leghisti hanno protestato per tutta la giornata: c’è stato chi ha mostrato cartelli, chi ha srotolato striscioni. In moltissimi hanno usato dei fischietti. Più volte sono stati richiamati all’ordine.
Il vicepresidente Roberto Calderoli nel pomeriggio era riuscito a calmare gli animi usando prima toni concilianti (“La legittima esternazione di un dissenso, oltre un certo punto stona”), poi con parole perentorie: “”Basta! Con questa storia dei fischietti, ora la piantate!”, ha tuonato. Al termine delle dichiarazioni di voto (Salvini nel suo intervento ha annunciato che subito dopo l’emergenza Covid organizzerà un referendum “per abolire questa vergogna”) i tumulti sono esplosi nuovamente.
Dalle balconate qualcuno ha srotolato un lungo striscione bianco con scritto ‘Siete senza vergogna’, in Aula è stato mostrato un altro enorme cartello.
Casellati ha sospeso la seduta e convocato la conferenza dei capigruppo. La maggioranza ora chiede provvedimenti duri. “I fatti accaduti in Aula sono di una gravità inaudita e secondo me senza precedenti dagli Anni ’20 ad oggi”, dice il capogruppo dem, Andrea Marcucci. “L’atteggiamento della Lega è intimidatorio e vuole a tutti i costi impedire l’esercizio democratico del voto. Questo non lo possiamo accettare”, aggiunge. Matteo Renzi parla di “sceneggiate vergognose”. “Parlano di legalità e sono i primi a non rispettare le regole”, aggiunge il leader di Italia viva.
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Fonte: politica agi