Analisti, “Bce cauta”, scommessa taglio in primavera


La scelta della Bce di mantenere invariati i tassi di interesse per la terza volta di fila dopo dieci rialzi non sorprende gli analisti. Eurotower resta ancorata al monitoraggio dei dati dell’inflazione prima di decidere se annunciare un primo taglio.
“I toni meno incalzanti sulla necessità che i mercati riadeguino il timing del primo taglio dei tassi hanno riportato in auge le attese di partenza nella riunione di aprile”, commenta Antonio Cesarano, chief global strategist di Intermonte. Per l’analista: “I rischi rimangono al ribasso, malgrado i primi segnali di un possibile graduale recupero arrivati dai Pmi”.
Mentre Gurpreet Gill, macro strategist, global gixed income di Goldman Sachs Asset Management, rileva: “Come in altre grandi economie, la disinflazione si sta diffondendo nell’Eurozona con l’attenuarsi degli shock dell’offerta e l’inasprimento delle condizioni finanziarie”. In questo scenario, specifica, la Bce “continua a essere cauta, rinunciando a rivendicare la vittoria nel tentativo di riportare l’inflazione al suo livello target. I recenti sforzi concertati per dissipare le aspettative di tagli dei tassi già a marzo indicano una mossa strategica per influenzare i mercati finanziari e plasmare le percezioni dei lavoratori e delle imprese”. Secondo l’analista di Goldman Sachs: “La Bce potrebbe orientarsi verso tagli dei tassi a partire dalla tarda primavera, se la disinflazione persiste e le perturbazioni della catena di approvvigionamento dovute alla geopolitica non si intensificano ulteriormente. Per Konstantin Veit, portfolio manager di Pimco, “la Bce rimane fermamente in attesa e mantiene un approccio dipendenti dai dati e meeting-by-meeting. Anche se i tassi di interesse hanno presumibilmente raggiunto il picco, il mercato sta prezzando un’inversione rapida e anticipata della politica monetaria”. L’esperta valuta che “il rischio rimanga orientato a un allentamento un po’ più tardivo e meno aggressivo rispetto a quanto incorporato nelle aspettative del mercato per quest’anno”.
Anche Francesco Castelli, responsabile obbligazionario di Banor, sottolinea: “Lagarde ha ribadito, ‘siamo dipendenti dai dati.’ In altre parole, sanno che la prossima mossa sarà un taglio, ma non ora. Vogliono attendere le prossime stime ufficiali (che saranno pubblicate a marzo)”. (AGI)
MAN