Ambiente: Gava, stop a carbone dal 2035 è scelta importante


“Il G7 a Torino ha raggiunto un accordo storico dove abbiamo detto che ci impegniamo per lo stop al carbone nel 2035. Credo che questa sia veramente una scelta importante”. Lo ha detto oggi Vannia Gava, vice ministro all’Ambiente, nella seconda giornata del Tef, Taranto eco forum. “Abbiamo assunto altri impegni importantissimi per raggiungere gli obiettivi sfidanti di decarbonizzazione che ci siamo dati che devono pero essere graduali e di accompagnamento anche per le attività produttive. Un accompagnamento graduale anche a tutta la parte delle riconversioni” ha sostenuto Gava. Per il vice ministro, “la transizione giusta é finalmente un parola condivisa ai tavoli internazionali. É quello che stiamo facendo noi come ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica dando seguito a sviluppo sostenibile che deve derivare assolutamente dalle tecnologie che portano anche alla maturità tecnologica. Questo è lo spirito che ha guidato il ministero al G7 e che deriva anche da impegni presi alla Coop 28”.“Lo spirito delle scelte dell’Italia sull’ambiente – ha detto Gava – è molto in controtendenza con lo spirito della Commissione Europea che in questi anni ha fatto delle scelte assolutamente illogiche e ideologiche basate su riscontri di pancia. Mi viene da pensare – ha precisato – la direttiva delle case green che è un assurdità, perché solo per l’Italia questo potrebbe costare oltre un miliardo di euro. Penso al regolamento imballaggi, dove siamo dovuti intervenire pesantemente perché avrebbe messo in difficoltà oltre il 30 per cento del Pil italiano. Penso all’automotive. Quindi tutte scelte ideologiche senza assolutamente uno studio scientifico alle spalle. Invece al G7 abbiamo deciso di investire – ha detto Gava – per quanto riguarda la triplicazione delle rinnovabili legandolo anche alla capacità di accumuli. Noi abbiamo anche un settore manifatturiero e non possiamo dire che le aziende possono essere aperte solo se c’è il sole o se c’è il vento. Abbiamo preso impegni importanti per i biocarburanti, la cattura e lo stoccaggio della CO2 e a Casal Borsetti, nelle prossime settimane, sarà avviato un progetto sperimentale importantissimo. E abbiamo preso degli impegni anche per quanto riguarda la fissione e la fusione, assolutamente indispensabili per arrivare ad una decarbonizzazione, quindi alle emissioni zero, ma soprattutto fondamentale per mantenere sana l’economia di questo Paese”.
Per Gava, “fondi importantissimi” sono stati poi inseriti nel Pnrr per la transizione ecologica, “oltre 5 miliardi per l’idrogeno, fondamentale per l’industria hard to abate e il trasporto pesante. Investito oltre 2 miliardi, coinvolgendo anche i Comuni, per le comunità energetiche rinnovabili. Le linee guida sono uscite qualche settimana fa”. Infine, ha detto il vice ministro, “ci sono oltre 2 miliardi per il biometano, per la riconversione di tutti quegli impianti da biogas a biometano e 2 miliardi anche per l’economia circolare”. Infine, per Gava, “abbiamo la necessità di omogenizzare la rete impiantistica e di recuperare dai rifiuti la materia prima e seconda aumentando la capacità di riciclaggio”.