Alla Cassa Edile di Catania “DURC FACILI”. Confedercontribuenti Sicilia, colpire pesantemente i responsabili.


Il fenomeno dei Durc falsati era in uso alla Cassa Edile di Catania. Sembrerebbe nel periodo della gestione del Presidente Ferlito. Il fenomeno è venuto a galla quando la Cassa Edile di Catania affida una consulenza a una società specializzata, per accertare le anomalie che venivano segnalate da imprenditori edili onesti.  Il risultato? «La prassi illegittima delle regolarizzazioni con manomissioni, al fine della regolarità contributiva per l’ottenimento del Durc, ha raggiunto dimensioni impressionanti». Le «azioni anomale» (forzata la Bni, Banca dati nazionale per ripulire le posizioni) sono in tutto 409 e riguardano 232 imprese fra luglio 2013 e luglio 2018. Qualche mese dopo arriva la seconda parte dell’esito della consulenza. E anche il numero di imprese regolarizzate con «rimozione manuale di debiti da sanzioni e more per ritardato versamento», nello stesso periodo, è significativo: riscontati 693 elementi (307 sanzioni cancellate e 386 rilievi rimossi) riguardanti 693 aziende edili. Un ultimo riscontro informativo riguarda «liquidazione di rimborsi malattie/infortuni sotto forma di crediti a favore delle imprese”: 255 i casi anomali per 178 ditte etnee. E a questo punto – siamo a ottobre 2018 – il presidente e il vicepresidente di Cassa Edile presentano un altro esposto in Procura. Nel quale viene allegata la perizia informatica con «un numero esorbitante di operazioni irregolari che, a vario titolo, presentano anomalie più o meno gravi». Dalla «analisi dettagliata» del registro delle regolarizzazioni «eseguite manualmente» si evince che le azioni sarebbero state eseguite «a iniziativa delle esclusive utenze» di tre account (con relativa password) della Banca dati nazionale per conto della Cassa Edile: due ex dirigenti e un dipendente, attualmente in organico, «destinatario di azione disciplinare».