AGI – Alexa punta a diventare un elemento di arredo. La nuova edizione dell’assistente intelligente di Amazon cerca di non ingombrare più tavoli, scrivanie e comodini e ‘sparire’ sulle pareti di casa, con lo scopo di diventare un ‘hub’ per le attività della famiglia.
“La forma di Alexa Echo 15 è quella di uno schermo inserito in una cornice da 15,6 pollici da appendere a muro. Una cornice smart che scompare nell’ambiente, non disturba e non distrae e diventa il cuore digitale della casa. Presenta diverse informazioni per la gestione della casa e della vita quotidiana della famiglia”, spiega Gianmaria Visconti, country manager per i prodotti Alexa,
Con i widget ogni membro della famiglia ha a disposizione le informazioni più rilevanti, come i promemoria, la lista della spesa, il meteo, personalizzabili grazie alla fusione con la nuova ‘visual id’ che permette alla macchina di riconoscere il volto e fornire quelle relative alla persona che la interroga.
Ma a che punto è la penetrazione degli assistenti digitali in Italia e soprattutto la percezione che gli utenti hanno in termini di privacy? “Non ne abbiamo una misura diretta” dice Visconti, “abbiamo un team molto ampio che si occupa di privacy e abbiamo deciso di avere tutte le abilitazioni dell’immagine a livello locale. Per dirla in termini più semplici, le immagini non vengono trasmesse al cloud, ma analizzate dal dispositivo senza andare online. Una modalità che ha richiesto uno sviluppo complesso in termini di prestazioni, quindi di hardware e algoritmo”.
La risposta dei clienti italiani è positiva: “C’è una crescita molto forte ed è il migliore indicatore” aggiunge Viscomnti, “Nell’ultimo anno i clienti sono aumentati dell’80%. La linea dot è quella più venduta. Anche l’ambito dei prodotti per la smarthome è in crescita: quasi il 30% anno su anno e gli smart speaker fanno da traino. Basti pensare che solo nel 2021 ci sono stati 1,2 miliardi di interazioni – cioè di domande fatte dagli italiani ad Alexa”.
La sfida però non è solo in termini di hardware e algoritmi: il pubblico ha sempre più fame di contenuti e Amazon ha già mostrato di essere pronta a saziarlo con l’intrattenimento video (Amazon Prime) e audio (Audible). Ma non è ancora abbastanza. “Lo scenario che immaginiamo è la progressiva sostituzione con la televisione, almeno in certi ambienti come la cucina” dice ancora Visconti.
Per quanto però possa provarci, c’è qualcosa che non permette ancora ad Alexa di diventare davvero invisibile: il cavo di alimentazione. Che continuerà a ricordarci – e a ricordare ad Amazon – che, in qualunque momento vorremo, potremo sempre staccarle la spina.
Source: agi