di Rosanna La Malfa
Amo la fotografia sin da ragazza, intorno ai 16 anni. Ma la vita mi ha portata a fare altro. Solo intorno ai 40 ho deciso che della fotografia avrei potuto farne una professione. E così è stato. Ho dedicato mesi di studio di fotografia digitale con molto impegno, ed eccomi qui.
Io, nelle mie foto, vedo la spontaneità che cerco di rubare alle persone che ritraggo. Cerco di scovare il volto che ognuno ha dietro la maschera. Non sempre ci riesco, ovviamente, ma questa ricerca rende il mio lavoro emozionante.
Per me Genova e Camogli sono un dolce riparo che ha alle spalle una morbida catena montuosa e di fronte un romantico mare. La Liguria è il mio focolare,
Sono leale, socievole, testarda: tutte caratteristiche che esprimo nelle mie foto. C’è un pezzo di me in ogni scatto, in ogni attimo che colgo da quando cammino per sttrada a quando faccio shooting fotografico. E mi sento felice.
Un fotografo deve saper vedere. E’ un pò scontato a dirsi ma è così. Le persone corrono tutto il giorno senza mai accorgersi nemmeno di come è il cielo durante il giorno. Un fotografo guarda la forma delle nuvole, si accorge di come cambia la luce durante il giorno, nota un particolare lungo la strada. Un fotografo si guarda intorno, per vocazione.
È una domanda grande. L’umanità è immensa. Tutti siamo diversi e, al tempo stesso, tutti uguali. L’uomo è un animale buono ma conosce la paura. Sa che il suo tempo scorre. E questo lo trasforma in un essere complesso. Attraverso il mio obiettivo cerco solo di tirare fuori ciò che siamo veramente, senza maschera, appunto.
Arrivare all’essenza delle cose si può e si deve! Per me è lo scopo della vita. L’interiorità, l’empatia, l’amore e le emozioni. Non c’è mondo virtuale che possa privarci di queste cose, mai.