Roma, 21 nov. – “Questa vicenda segna un punto per le opposizioni che, da subito, avevano chiesto un passaggio parlamentare del provvedimento. Ora sappiamo che sarà così: questo cambio di opinione è frutto di una sensibilità che riconosciamo al ministro ma anche di una valutazione dei rischi che il protocollo correva senza una ratifica dell’aula, vale a dire atti inefficaci e una probabile bocciatura per incostituzionalità. Mi domando come mai ci siano voluti dieci giorni di polemiche e di incomprensibile discussione pubblica. Quanto accaduto dovrebbe insegnare al governo che con le forzature non si procede, e se si crede nella centralità del Parlamento lo si dimostra anche rinunciando al frequente uso della decretazione d’urgenza o della fiducia parlamentare”. Così Matteo Richetti, capogruppo di Azione-PER durante le dichiarazioni di voto in replica alle comunicazioni del ministro degli Esteri Antonio Tajani.