Al via il XX congresso del Pcc nel segno di Xi


Il ventesimo Congresso del Pcc si apre oggi a Pechino, e durerà fino al 22 ottobre prossimo e vede la partecipazione di 2.296 delegati giunti nella capitale da ogni angolo della Cina

Fonte @AGI estero

AGI – Nel corso della prossima settimana, la Cina passerà in rassegna gli obiettivi dei prossimi anni, ed eleggerà una nuova leadership politica che, secondo ogni previsione, manterrà Xi Jinping al vertice del Partito Comunista Cinese.

Il ventesimo Congresso del Pcc si apre oggi a Pechino, e durerà fino al 22 ottobre prossimo, ha annunciato oggi il portavoce del Congresso, Sun Yeli.

L’evento politico giunge in “un momento critico”, ha ammesso il portavoce, e la Cina ha come obiettivo di costruire un “moderno Paese socialista in tutti gli aspetti” e la fiducia necessaria per realizzare “nuovi obiettivi e nuovi miracoli”. Tutti i 2.296 delegati sono giunti a Pechino da ogni angolo della Cina e si sono già registrati per l’evento al via domani.

Il ventesimo Congresso del Pcc “terrà alta la bandiera del socialismo con caratteristiche cinesi e attuerà pienamente il pensiero di Xi Jinping sul socialismo con caratteristiche cinesi per la nuova era”, ha scandito il portavoce, citando il contributo ideologico del segretario generale, già iscritto, nel 2017, nel preambolo della carta fondamentale del partito. Il Congresso, ha aggiunto, “valuterà il lavoro degli ultimi cinque anni e i nuovi requisiti”.

Nel ciclo politico cinese, il Congresso del Partito Comunista, con cadenza quinquennale, è il momento più alto della vita del partito: al termine dei lavori viene espressa la nuova classe di dirigenti politici, e solo durante la sessione del Congresso è possibile apportare emendamenti alla Costituzione del partito. Sul piano delle procedure, i membri del Comitato Centrale hanno approvato i rapporti presentati alla settima sessione plenaria – ultimo atto prima dell’apertura del Congresso stesso – e la bozza di modifica alla Costituzione del partito, che saranno sottoposti al vaglio dei delegati del Congresso per la revisione e la delibera.

La modifica della carta fondamentale del Pcc- che potrebbe significare una nuova elevazione del segretario generale, Xi Jinping, all’interno del partito, secondo alcune interpretazioni – dovrà “incarnare pienamente i risultati della modernizzazione del marxismo in Cina” e “le esigenze della nuova situazione”.

Funzioni e Poteri

Le funzioni e i poteri del Congresso nazionale del Partito Comunista Cinese sono fissate nell’articolo 20 della Costituzione del partito. Il Congresso ascolta ed esamina i rapporti del Comitato Centrale e della Commissione Centrale per l’Ispezione Disciplinare; discute e prende decisioni sulle grandi questioni che riguardano il partito; ha la facoltà di rivedere la Costituzione stessa del Pcc, e infine elegge i membri del Comitato Centrale e della Commissione Centrale per l’Ispezione Disciplinare. La cadenza con cui si tiene ogni Congresso è fissata in cinque anni, anche se in circostanze particolari può essere convocato prima di tale termine, o “in circostanze insolite”, può essere convocato in un arco di tempo superiore ai cinque anni dal precedente.

Comitato Centrale, politburo e Comitato Permanente

I delegati eleggono i membri permanenti e supplenti del Comitato Centrale del partito che rimarranno tali fino al Congresso successivo. Il loro numero attuale è di 376 (204 membri permanenti, più 172 supplenti). Per essere eletti nel Comitato Centrale occorre essere iscritti al Pcc da almeno cinque anni. Nel periodo di tempo che intercorre tra un Congresso e il successivo, il Comitato Centrale deve riunirsi in seduta plenaria (il plenum) almeno una volta all’anno. La sessione plenaria del Cc è convocata dal Politburo, l’Ufficio Politico del Comitato Centrale, che presenta il proprio rapporto di lavoro per la supervisione.

Tradizionalmente i plenum del Cc sono sette in cinque anni, con l’ultimo che si tiene a ridosso del Congresso successivo e serve a preparare i documenti e le relazioni per il Congresso stesso, mentre il primo plenum, all’indomani della chiusura del Congresso, serve a stabilire le cariche all’interno del partito. Dalla prima sessione plenaria del Comitato Centrale vengono eletti il segretario generale del partito, il Politburo (l’Ufficio Politico del Comitato Centrale, composto da 25 dirigenti politici) e il Comitato Permanente del Politburo, la cerchia ristretta dei leader, oggi formata da sette dirigenti, anche se il numero dei componenti può essere maggiore o minore.

La catena di comando

Al Congresso che si apre domenica prossima saranno presenti 2.296 delegati eletti dalle varie province: il processo di elezione dei delegati si è concluso ufficialmente il 25 settembre scorso, quando l’agenzia Xinhua ha diffuso l’elenco completo di tutti gli eletti, tra cui il segretario generale del partito, Xi Jinping.

Il Congresso è l’organo principale del partito, ma quando non è in sessione, stabilisce la Costituzione del Pcc, è il Comitato Centrale che si occupa delle risoluzioni e di condurre tutto il lavoro del partito. Inoltre, tra le sessioni plenarie del Comitato Centrale, sono il Politburo e il Comitato Permanente che “esercitano le funzioni e i poteri del Comitato Centrale”.

Il segretario generale del partito, in base alla carta del Pcc, ha il compito di convocare le riunioni del Politburo e del Comitato Permanente. Infine, il Comitato Centrale del partito decide anche i membri della Commissione Militare Centrale, l’organo di comando supremo delle Forze Armate, e il presidente della commissione – Xi Jinping, dal 2012 – è responsabile del lavoro della Commissione stessa.