Più di 300 politici, esperti sanitari e celebrità hanno chiesto giovedì al colosso farmaceutico statunitense Gilead di consentire la produzione di versioni generiche ed economiche di un nuovo promettente farmaco contro l’HIV in modo che possa raggiungere le persone nei paesi in via di sviluppo più colpiti dalla malattia mortale. Il farmaco Lenacapavir potrebbe rappresentare un “vero punto di svolta” nella lotta contro l’HIV, secondo una lettera aperta al CEO di Gilead Daniel O’Day firmata da una serie di ex leader mondiali, gruppi contro l’AIDS, attivisti, attori e altri. Il lenacapavir, che è stato approvato per l’uso negli Stati Uniti e nell’Unione Europea nel 2022, deve essere iniettato solo due volte l’anno, rendendolo particolarmente adatto a persone normalmente “escluse da un’assistenza sanitaria di alta qualità”, si legge nella lettera aperta. “Esortiamo Gilead a garantire che le persone nel Sud del mondo che vivono con o sono a rischio di HIV possano accedere a questo farmaco innovativo nello stesso momento in cui possono farlo le persone nel Nord del mondo”, ha aggiunto. I firmatari hanno esortato Gilead a concedere in licenza il farmaco al Medicines Patent Pool, sostenuto dalle Nazioni Unite, che consentirebbe la produzione di versioni generiche più economiche. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2022 due terzi dei 39 milioni di persone che vivevano con l’HIV si trovavano in Africa. Secondo i dati dell’OMS, in quell’anno l’Africa ha rappresentato anche 380.000 dei 630.000 decessi legati all’AIDS nel mondo. (AGI)