Albergatori delusi dall’affluenza al Ponte dell’Immacolata e previsioni incerte per il 2024
Scarsa affluenza al Ponte dell’Immacolata: Agrigento delusa dalle festività, speranze puntate sul Capodanno mentre il settore turistico si prepara a sfide e previsioni incerte per il 2024
Il ponte dell’Immacolata ad Agrigento non ha registrato il solito fervore turistico. Numerosi hotel hanno segnalato una presenza al di sotto delle aspettative, con molte camere rimaste vuote, sfuggendo al trend nazionale di alta affluenza. Questo trend poco incoraggiante sembra riversarsi anche nella stagione natalizia.
Scacco al Turismo festivo ad Agrigento: Albergatori delusi tra Natale, Capodanno e la sfida incerta del 2024
“Un Natale come gli altri: da un punto di vista turistico Agrigento non è mai stata fortissima. C’è da dire che abbiamo avuto un buon 2023, migliore rispetto al 2022 e soprattutto è stato migliore rispetto al 2019. Per quello che ci aspettiamo per il 2024 ci sono delle buone previsioni, perché già oggi ci sono delle date chiuse in cui non c’è più disponibilità”, afferma Paolo Pullara, presidente di Assohotel Confesercenti Agrigento, componente cda, segretario e past president del Consorzio Turistico Valle dei Templi, amministratore dell’Hotel Tre Torri
“Sul ponte dell’Immacolata, molti di noi eravamo chiusi proprio perché non c’erano prenotazioni. Problema fondamentale, i prezzi troppo elevati per scendere in Sicilia. Per andare a Parigi paghi 30 € andata e ritorno”, spiega Lyra Ramos, albergatrice presso l’Hotel Colleverde.
Resta da vedere come evolveranno gli eventi e quali strategie verranno adottate per rivitalizzare il settore turistico ad Agrigento, soprattutto considerando l’importanza di questa città per il suo patrimonio storico e culturale.
Tuttavia, gli hotel del centro di Agrigento mantengono la speranza, concentrandosi sul prossimo Capodanno come carta vincente per recuperare il terreno perduto. Le attenzioni sono ora tutte rivolte alla fine dell’anno, con prospettive di offerte e eventi allettanti per attrarre turisti e locali, sperando di dare una svolta positiva all’afflusso.
“Per il Capodanno si lavorerà. Agrigento patisce un po’ il problema dei collegamenti, quindi sarà probabilmente un Capodanno con turisti regionali, siciliani”, aggiunge Pullara. Gli fa eco Jenny Termini, amministratore presso Hotel Della Valle Wellness e Spa Agrigento (VIDEO).
“Natale e Capodanno credo che anche lì non andrà molto bene, perché mancano i gruppi per quel periodo. Principalmente perché Agrigento funziona con i gruppi. Se non ci sono i gruppi, è il turista individuale che viene di passaggio, arriva da Palermo, torna a Palermo, arriva da Catania e se ne ritorna. Se non ci sono i gruppi che soggiornano qua, c’è pochissimo. Io ho un’occupazione per Capodanno di meno del 50% al momento”, dichiara Ramos.
Le proiezioni per la stagione futura includono eventi significativi come il Mandorlo in Fiore previsto per marzo, seguito dalla stagione estiva. Alcune prospettive riguardano addirittura Agrigento nel 2025, cercando di gettare le basi per una futura crescita turistica.
Tuttavia, non tutto sembra procedere senza intoppi. Gli albergatori manifestano preoccupazione e criticità nei confronti della tassa di soggiorno, assumendo una posizione critica in merito alle attuali politiche in vigore.
“Tre euro a persona per la tassa di soggiorno è carissima, anche se dipende con quali città lo paragoniamo. A Roma per esempio, tutto sommato ci sono le strade, ci sono più servizi, qua il cliente si lamenta di pagare un euro per avere che cosa?”, evidenzia Ramos.
“Ci vorrebbe una maggiore concertazione da questo punto di vista, anche perché con un migliore utilizzo della tassa di soggiorno, fatto in modo tale che arrivino più turisti, si alimenta poi anche ulteriore passo per ilb soggiorno da utilizzare”, commenta Pullara.
Resta da vedere come evolveranno gli eventi e quali strategie verranno adottate per rivitalizzare il settore turistico ad Agrigento, soprattutto considerando l’importanza di questa città per il suo patrimonio storico e culturale.
Fonte: https://www.agrigentooggi.it/