“Nei Paesi che soffrono a causa della guerra o vivono in situazioni di post-conflitto come l’Afghanistan, a pagare il prezzo maggiore sono le categorie sociali più vulnerabili come le donne, gli anziani e le persone con disabilità”. A parlare è Alberto Cairo, socio fondatore di Nove Caring humans, responsabile dell’attuazione dei programmi di riabilitazione fisica e reinserimento sociale in Afghanistan dell’ong italiana, una delle poche ancora operative nel Paese asiatico.
Nel 2023, grazie all’operato congiunto tra Nove e il Comitato Internazionale della Croce Rossa (Icr/Cicr), nell’Afghanistan dei talebani oltre 2.650 persone con paraplegia sono state curate a domicilio, con il coinvolgimento dei familiari, e sostenute nel processo verso l’autonomia. Inoltre, circa 4mila persone hanno beneficiato del programma di reinserimento sociale attraverso progetti di istruzione, corsi professionali, micro-finanza, lavoro e sport. Un altro risultato significativo riguarda la parità di genere e l’accesso ai servizi socio-sanitari: il 40% dei beneficiari del programma sono donne. Nel contempo sono stati eseguiti lavori di adeguamento che hanno reso svariate abitazioni accessibili, fornite di acqua e dotate di servizi igienico-sanitari. “Nel campo della disabilità, il lavoro di riabilitazione fisica non è che il primo passo: lo scopo finale deve essere il reinserimento sociale. Solo così l’intervento potrà considerarsi completo”, sottolinea Cairo, direttore del Programma Ortopedico per persone con disabilità del Comitato Internazionale di Croce Rossa in Afghanistan (dal 1989 al 2022), già candidato al premio Nobel per la pace.
D’altra parte, lo sport si conferma come sempre un ottimo strumento di riabilitazione fisica e di inclusione sociale. Nel 2023 il progetto sportivo congiunto ha coinvolto oltre 800 atleti nel basket in carrozzina e nel calcetto. Sono stati organizzati due tornei nazionali di basket tra squadre provinciali – uno dei quali a Herat, nel palazzetto costruito dal Cicr col contributo finanziario di Nove – e corsi per arbitri e allenatori. In particolare l’ong con sede a Roma ha finanziato la partecipazione della squadra nazionale afghana di basket in carrozzina in tre tornei internazionali in Thailandia e Cina, ottenendo ottimi risultati. La collaborazione tra le due organizzazioni – allacciata nel 2022 e riconfermata nel 2024 – è incentrata sul reinserimento sociale di afghani con disabilità e nell’assistenza domiciliare a quelli affetti da lesioni del midollo spinale. (AGI)