“Su una cosa non dobbiamo avere il minimo dubbio: questa maggioranza e questa amministrazione perseguono e vogliono l’acqua pubblica e la gestione pubblica, sul modello dell’Abc, Acqua bene comune”. Dopo le polemiche scoppiate per il rischio privatizzazione dell’azienda speciale del Comune di Napoli che gestisce il servizio idrico, Roberto Fico chiarisce la posizione del Movimento e assicura che, su questo punto, non si faranno sconti. Da attivista del M5s, l’ex presidente della Camera si è sempre battuto per il modello pubblico e si dice certo che gli esponenti pentastellati che sostengono la Giunta guidata da Gaetano Manfredi non faranno passi indietro. “Su questo la maggioranza ha un patto e non si transige”, sottolinea il presidente del Comitato di garanzia del M5s.
La preoccupazione nasce dalla modifica dello statuto dell’Abc, votata in Giunta comunale. L’atto prevede che dal Consiglio di amministrazione vengano esclusi i comitati ambientalisti, che oggi possono contare su due membri. Si introdurrebbero anche le indennità per gli incarichi, che finora sono gratuiti. E con la legge del governo sulle aziende speciali, ci sarebbe la possibilità di trasformare l’Abc in Spa dal 2027, quando scadrà l’attuale affidamento del Comune all’azienda. Su quest’ultimo punto, chiarisce Fico, “il sindaco Manfredi ha detto che non si farà e il Movimento condivide la linea al 100%”.
“La delibera che è stata fatta – aggiunge – non c’entra niente con la gestione privatistica dell’acqua, con l’ingresso dei privati e con tutto quello per cui noi abbiamo combattuto per anni. E’ il governo Meloni che ancora una volta attacca i beni comuni”. Questa delibera, ricorda Fico, andrà in Consiglio comunale e in quella sede, “se ci sarà qualcosa da migliorare o modificare, il M5s lo cambierà insieme con la maggioranza. I consiglieri comunali del M5s terranno un canale aperto con tutti i comitati e discuteremo con loro eventuali modifiche”. (AGI)